Calitri – Ultimi giorni per la 26^ Fiera interregionale di Calitri, organizzata dall’Eapsaim – Ente autonomo per la promozione e lo sviluppo delle aree interne del Mezzogiorno – e dalla Comunità Montana “Alta Irpinia”, che chiuderà i battenti domenica 2 settembre. Presso il funzionale quartiere fieristico, di circa 15.000 mq, esperti di settore e semplici curiosi si stanno dando appuntamento oggi pomeriggio, a partire dalle ore 16, per visitare gli stands allestiti nei sette padiglioni (Molise, Basilicata, Irpinia, Puglia, Campania, Ofanto ed Europa). Un trend in costante crescita, quello registrato finora in termini di affluenza, che ripaga gli sforzi compiuti dalla macchina organizzativa e che fa ben sperare per le sorti della kermesse alta irpina. Si sta, infatti, lavorando per ampliare la superficie espositiva e, soprattutto, per dare vita ad una Università del Formaggio con tutti i prodotti caseari tipici del nostro territorio. Progetto, quest’ultimo, molto ambizioso e che probabilmente si avvarrà dell’esperienza di esperti del settore provenienti dal centro Italia. Ma, tornando al presente, non si può non puntare l’accento sugli oltre 200 espositori che quest’anno offrono un ampio ventaglio di offerte, dai prodotti artigianali a quelli agroalimentari, dai beni industriali a quelli commerciali, il tutto con un occhio sempre attento al territorio irpino. “Il nostro tessuto produttivo sta dimostrando una qualche positiva performance in termini di sviluppo locale – afferma il presidente dell’Eapsaim, Gaetano Sicuranza – come dimostrano i dati incoraggianti in tema di nascita di nuove imprese, di miglioramento dei servizi e di incremento della imprenditoria. Ma, se si vede il fenomeno da una prospettiva interna, dalla patina di cauto ottimismo traspaiono problemi ben più profondi e difficoltà oggettive, per cui – ha concluso Sicuranza – il sistema economico e produttivo va modernizzato”. Il compito di avviare un processo di cambiamento utile per i territori delle zone interne viene richiamato pure dal presidente della Comunità Montana “Alta Irpinia”, Giuseppe Di Milia: “E’ indispensabile che il mutamento e l’evoluzione coinvolgano tutti i vari livelli di competenza, per consentire di sfruttarne a pieno i reali vantaggi. E’ compito precipuo della pubblica amministrazione, delle Università, degli Enti di servizio e di tutto l’ampio tessuto istituzionale che governa flussi e dinamiche di sviluppo territoriale sostenere il ruolo dei privati, degli attori dello sviluppo, del sistema delle impresa e della formazione”. Altra nota positiva: nella serata di ieri, si è registrato il divertente e dissacrante spettacolo di Gianfranco Jannuzzo intitolato “Nord & Sud”. Il noto attore di teatro e fiction tv era stato visto qualche giorno prima in giro per gli stands della fiera. Poi la sua imperdibile performance per la quale i biglietti sono andati a ruba. Una rappresentazione, per la regia di Pino Quartullo, dei dialetti del nord e del sud della penisola. Un repertorio che affonda le radici negli slang siciliano e lombardo capaci di esprimere una forza comunicativa straordinaria grazie alle sfumature intraducibili e all’immediatezza di comprensione.
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