Fatal Torino per la Sidigas Avellino, la sosta fa bella l’Auxilium

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Così come una stagione fa la Sidigas Avellino cade sotto la Mole Antonelliana. Palaruffini di Torino ancora fatale per i lupi irpini nel girone di ritorno, i biancoverdi pagano percentuali bassissime dai liberi (appena 5/11 contro il 21/26 dell’Auxilium) e un risveglio probabilmente tardivo di Joe Ragland nell’economia della gara. Alla vigilia della sfida clou contro Milano la Scandone resta al terzo posto solitario della graduatoria, al medesimo distacco da Reggio Emilia, uscita sconfitta dalla sfida contro Caserta.

Primo quarto 21-20 Torino può contare sul trio statunitense Harvey, White e Wright, tutti reduci da acciacchi ma presenti sul parquet dove non si aggiunge Peppe Poeta, che continua a lavorare a parte per i soliti problemi alla schiena. Sacripanti lancia in quintetto Retin Obasohan, ma è Cusin ad essere protagonista in avvio di gara sia in attacco che in difesa. Il centro della nazionale viene subito imitato da un Thomas in fiducia, mentre per la Fiat è Wilson a infilare i primi punti a cronometro fermo. Al 5′ salgono in cattedra Wright e Harvey, che pareggiano i conti (10-10). Green e Fesenko rilevano Ragland e Cusin, con il panzer ucraino che fa e disfa (12 pari). La gara si accende all’ultimo minuto: Wright per i padroni di casa, Green e il solito Thomas per gli irpini. Comanda Torino al 10′.

Secondo quarto 17-17 L’equilibrio regna anche in apertura di seconda frazione. L’Auxilium firma il primo allungo grazie alla tripla di Wilson (27-23). Sacripanti chiama i suoi a raccolta. In uscita di timeout si sbloccano Randolph e Rangland, Torino replica con il 2+1 di Alibegovic. Non esistono parziali significativi in una gara dove è impossibile mettere due canestri di fila e allora il match vive di grandi giocate individuali, come quelle di Cusin e Thomas da una parte e di Mazzola e White dall’altra. L’ultimo possesso del tempo premia la Scandone, ma la Fiat resta a +1 grazie ai liberi di Harvey.

Terzo quarto 22-21 La sosta non cambia l’inerzia della gara: si vive di sorpassi e controsorpassi. Inizio di tempo complicato per Joe Ragland, che si vede fischiare un fallo e una violazione di passi. Il play ex Milano e Cantù tuttavia si ritrova subito a ne appoggia 2 al tabellone. I grigi mandano in lunetta Washington tra le fioche proteste di Sacripanti e Torino si prende il massimo vantaggio di +6. Fesenko e Ragland risalgono la china fino al -1, ma Washingotn e Wright rispondono presente. Sono le percentuali da oltre l’arco a non premiare la Scandone (appena 5/19), mentre sotto al ferro Zerini e Cusin ritrovano il -2.

Ultimo quarto 24-21 Mazzola al rimbalzo, White per la personale doppia cifra (46 volte su 46 in Italia). E’ proprio il fattore “W” a rendere complicata la serata a Sacripanti e ai suoi. Zerini e Ragland mantengono vive le velleità ospiti, mortificate però dalla tripla di Harvey. Washington mette il +7, Fesenko in lunetta fa 0/2 ma Ragland spara dalla ionosfera per il -4. E’ il turno di Wright di andare in lunetta: 17/21 il dato dalla carità di Torino, appena 5/11 per i lupi. La Sidigas si becca anche un tecnico di squadra con Wright che non perdona. Ragland prova a tenere in vita i suoi quando la luce è più fioca che mai. E’ Washington a spegnerla definitivamente: Torino ancora una volta fatale per i biancoverdi, vince l’Auxilium 84 a 79.

Torino: Wright 26, Washington 14, White 13.

Avellino: Ragland 19, Thomas 16, Fesenko 15.