“Il parcheggio della città ospedaliera continua ad essere il regno dell’anarchia. Assenza di regole, servizi negati e malversazioni nei confronti degli utenti sono la legge che regola la sosta nell’area di contrada Amoretta”. E’ la denuncia della Federconsumatori di Avellino che quotidianamente raccoglie le segnalazioni degli utenti della struttura sanitaria.
“La sosta avviene sui marciapiedi, ed il controllo dell’accesso e dell’uscita dei veicoli è prerogativa degli abusivi – dice Fiorentino Lieto, responsabile della Federconsumatori CGIL di Avellino – nonostante le tante lamentele dei cittadini che si recano all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino continua la mortificazione e la vessazione per come vengono gestiti i servizi di parcheggio. Le diverse soluzioni che in questi mesi sono state attuate per la continuità della gestione del parcheggio sono la perfetta fotografia dell’approssimazione con cui viene gestita la cosa pubblica nei confronti della popolazione. La storia del parcheggio al Moscati ha dell’incredibile: è stato istituito un servizio incustodito con pagamento anche di notte e nei giorni festivi: un servizio h24 per tutti i giorni della settimana e dell’anno, festività comprese. Si tratta di una situazione che comporta un esborso economico per le persone che assistono gli ammalati, fermo restando il disagio economico quotidiano per il disbrigo di pratiche sanitarie ed amministrative presso il “Moscati”, come il pagamento ticket sanitario. Si inizia con il benvenuto da parte di persone estranee alla organizzazione dell’attuale gestione del parcheggio: varia umanità che vive di piccoli espedienti che rendono l’ante ospedale Moscati un suk. Si continua con la ricerca di un parcheggio e ogni posto libero diventa buono considerando che le zone di parcheggio sono state disegnate anche sui marciapiedi. Per non parlare del costo usuraio, con un euro di sosta per ogni ora di parcheggio o fazione di ora, con il sovrapprezzo degli abusivi che sono gli unici ad aver “instaurato la loro legge” e le loro tariffe accessorie. Per chi decide di non pagare, invece, scatta puntuale la multa dove è riportato un numero telefonico inesistente ed un generico riferimento APCOA c/o AO “San Giuseppe Moscati” Avellino”.
“Riteniamo – aggiunge Lieto – che una visita dell’Ispettorato del Lavoro, dei Vigili del Fuoco ed una indagine della Magistratura sia doverosa e necessaria. A tal proposito si ribadisce la richiesta di conoscere quanti sono i posti macchina previsti, chi ne verifica la corrispondenza ai fini della pubblica incolumità e se è prevista una via di fuga in caso di necessità”.