Avellino protagonista della “Quarta Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri”. Organizzato da Federarchitetti (Sindacato Nazionale di Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti), con la collaborazione dell’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro) e l’adesione con medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, l’appuntamento coinvolge quest’anno nove città italiane, di cui cinque campane tra le quali anche il capoluogo di Terra di Lavoro. Dopo il successo della precedente edizione, svoltasi in contemporanea in tre città italiane del Centro, Nord, Sud ed Isole (Roma, Milano, Napoli e Catania), quest’anno Federarchitetti Regione Campania, con l’attiva partecipazione di tutte e cinque le sezioni provinciali, rafforza la sua azione di formazione e sensibilizzazione su un tema di grande attualità: promuovere la prevenzione e la sicurezza nel settore dell’edilizia. L’evento è in programma venerdì 12 aprile, presso il Centro Sociale Samantha della Porta di Avellino, e si svolge in contemporanea a Roma, Parma, Pisa, Napoli, Caserta, Benevento e Catania. Mentre a Salerno verrà celebrato in una data successiva. A presenziare all’iniziativa territoriale, ci sarà l’architetto Stefano Meo, presidente della sezione Territoriale di Federarchitetti. Secondo l’Inail, nel 2012 gli infortuni negli ambienti di lavoro sono diminuiti del 9 per cento. Ma quello della formazione per la sicurezza è un tema delicato su cui i professionisti dell’edilizia si interrogano. Per questo, Federarchitetti chiama di nuovo a raccolta professionisti, tecnici, imprese, lavoratori e istituzioni per confrontarsi sul tema degli infortuni nei cantieri edili. Gli aspetti normativi, i controlli, i ruoli e le competenze, i dati relativi agli infortuni saranno al centro di una articolata giornata di dibattito. Oggetto di approfondimento sarà soprattutto il tema della formazione che, secondo il Decreto Legislativo 81/08, è obbligatoria per tutte le figure presenti nel cantiere: operaio, impresa e professionisti devono infatti essere in possesso di un attestato che documenti la frequentazione di un corso di formazione. L’obbligatorietà della formazione però non deve essere intesa come ulteriore gabella da sopportare sulle spalle delle imprese e dei professionisti ma come momento di approfondimento culturale sull’argomento al fine di eliminare la messa a repentaglio della salute e della sicurezza degli addetti. La giornata di lavori è rivolta ai professionisti del settore, alle imprese ed ai lavoratori e sarà articolata in una prima parte di dibattito, nel quale interverranno anche rappresentanti delle istituzioni, a cui seguirà un pomeriggio dedicato alla formazione.
Redazione Irpinia
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