Fedeli in festa per la Beatificazione di Teresa Manganiello

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Avellino – Tutto pronto per la Beatificazione della Venerabile Teresa Manganiello, la prima donna beata irpina, che si terrà il 22 maggio prossimo alle 16 a Benevento presso la Basilica della Madonna delle Grazie. Nell’attesa, oggi si terrà un convegno sulla Beata Teresa Manganiello presso il Liceo Colletta di Avellino.
E’ questo un evento che coinvolge tutta la comunità locale e cristiana, perché Teresa Manganiello, originaria di Montefusco, è elevata agli onori degli altari e, nonostante le sue umili origini, è una vera maestra di vita. A riprova che per essere beati non occorrono particolari doti se non quelle umane e spirituali. Con il suo esempio lei ha insegnato all’umanità, di ieri e di oggi, ad amare e ad avere fede in Dio. Si tratta ancora una volta del fascino dello straordinario che rivive nella più ordinaria e modesta vita, così come è vissuta dalla gente comune. Teresa era ed è una di noi. Una giovane irpina dotata, fin da fanciulla, di una grande sensibilità umana e cristiana.
La sua figura mette in risalto, dapprima l’immagine di una donna laica cristiana, vero angelo custode della famiglia, poi di una donna religiosa aderendo al Terz’Ordine Francescano (1871). Qui, diventa sorella Maria Luisa e vive la sua vita secondo i principi evangelici del poverello d’ Assisi: povertà, castità e obbedienza sono le sue uniche ragioni di vita, accanto alla preghiera e all’amore per Dio e per il prossimo. In particolare si prendeva cura dei bisognosi e degli ammalati, per loro aveva creato una piccola “farmacia”, con medicinali ricavati dalle erbe che lei stessa coltivava. Affidarsi alle sue cure significava trovare non solo mani esperte, pronte a curare, ma anche un sostegno morale e spirituale. La sua breve ma intensa vita-morì nel 1876 a soli 27 anni, è un esempio inimitabile di altruismo e amore cristiano senza limiti. Ci vuole davvero così poco per essere veri cristiani e vivere in serenità. E ci vuole così poco anche per cogliere il volere di essere “donna” anche quando la vita si svolge tra le mura della casa e della Chiesa.

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