L’ex Mercatone di Avellino potrebbe realmente avere un futuro.
E’ quanto si evince dal project financing di due società napoletane, la Principe S.p.a. e la Cosap, che per il restyling e la messa in sicurezza della fatiscente struttura di via Ferriera hanno previsto interventi di riqualificazione per un ammontare di 8 milioni di euro. Le due ditte partenopee, sarebbero tuttavia legate a due uffici di consulenza irpini, la “Innovation Tecnology” di Venticano e la “Geoconsulting Lab” di Manocalzati.
Il progetto, la cui stesura è stata seguita dal sindaco Paolo Foti, dall’assessore ai lavori Pubblici Costantino Preziosi e dal Presidente del Consiglio Comunale Livio Petitto, è stato già protocollato al Comune di Avellino e punterebbe non solo al recupero della vecchia struttura ma anche alla completa riqualificazione dell’area in cui sorge, attraverso la realizzazione di punti di ristoro, negozi, parcheggi per complessivi 400 posti auto da fornire in concessione ed una piazza perfettamente integrata con il contesto urbano circostante.
Il tutto, nel pieno rispetto della filosofia “impatto zero”, con l’installazione di impianti fotovoltaici per la completa autonomia energetica dell’edificio e di un sistema di raccolta dell’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione delle aree verdi e per il funzionamento dei sistemi di scarico.
La volontà delle ditte, sarebbe inoltre quella di interfacciare la nuova opera con il futuro sottopasso cittadino di Via Due Principati. Il Mercatone verrebbe infatti diviso in 4 livelli di fruizione, con due accessi diretti alla struttura che dal Tunnel porteranno in due aree di sosta differenti del complesso commerciale.
Il progetto prevederebbe l’affidamento della struttura ai privati per 40 anni, prima del completo passaggio dell’immobile nella totale disponibilità del Comune di Avellino, ed ammonterebbero a circa 650mila euro annui costi di gestione stimati per i privati, a fronte di ricavi pari a circa 1,5 milioni di euro.
Per portare a compimento l’intervento, le ditte hanno previsto una tempistica di 6 anni dal momento dell’inizio dei lavori, che si porterebbero eventualmente a compimento attraverso la suddivisione in due lotti.
Il tutto, però resterebbe ovviamente legato alle tempistiche burocratiche del Comune di Avellino che, tra pochi mesi, avrà una nuova guida amministrativa.