Ex Isochimica, l’appello dei lavoratori ai Parlamentari campani: “Fate valere i nostri diritti”

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La lapide posta all'esterno della fabbrica

I lavoratori ex Isochimica invitano tutti gli Onorevoli eletti in Campania, quale rappresentanti dei suoi cittadini, tramite un documento ufficiale contenente le proposte degli ex Lavoratori della fabbrica di Rione Ferrovia, a risolvere i problemi di accompagnamento alla quiescenza giustamente dovuta per coloro che si sono ammalati per aver svolto il lavoro di pubblica utilità della bonifica dall’amianto nelle vetture di proprietà delle Ferrovie dello Stato.

Questi lavoratori, provenienti da tutte le Provincie della Campania, sono stati arruolati in giovane età (dal 1982 in poi) da un’azienda (Isochimica S.p.A. di Avellino) che ha operato con pochi scrupoli ed in carenza assoluta di tutela per la salute dei lavoratori.

In quell’ambiente lavorativo, gli operai sono stati pesantemente contaminati dall’amianto, tale che a distanza di 30 anni cominciano a manifestarsi effetti nefasti (ci sono circa 22 decessi per cause collegate alla contaminazione dell’amianto, altri 240 sono stati riconosciuti dall’INAIL quali portatori di gravi e graviscenti patologie professionali che, al momento, non hanno possibilità di regressione e non hanno cura). I medici consigliano, per la tutela del residuo della loro vita, già di per sé ridotta, di evitare l’esposizione a qualsiasi agente nocivo e possibilmente l’allontanamento dai luoghi di lavoro.

Tutto questo ha generato un clima infelice e, addirittura, chi oggi ha la possibilità di un lavoro, è costretto a nascondere le proprie patologie agli attuali datori di lavoro, per conservare un’occupazione che non riuscirebbero mai più a recuperare, come già accaduto per chi, pur vedendosi riconosciuto portatore di patologie collegate alla contaminazione d’amianto, ha perso il lavoro ed ora non riesce più a ricollocarsi. Tutto questo a causa del fatto che i datori di lavoro non gradiscono dipendenti portatori di gravi patologie.

Quindi chi non lavora, chi non ha raggiunto un’età anagrafica e/o contribuita adeguata non avrà mai più la possibilità di superare la griglia dei requisiti per l’accompagnamento alla quiescenza proposti dall’articolo n. 1 comma 117 della legge 190/2014, anche se gli effetti del predetto comma dovessero essere prorogati fino al 2018.

I lavoratori ritengono quindi necessario individuare uno strumento diverso per risolvere questa annosa e spiacevole situazione, soprattutto perché consci dei tentativi legislativi posti in essere nel passato prossimo, consci che tutti i provvedimenti posti in essere fino a questo momento non hanno tutelato il 90% dei lavoratori contaminati dall’amianto, proponendo di volta in volta il recupero solo di qualcuno, e guarda caso, di quelli che godono una situazione migliore dal punto di vista previdenziale e lavorativa, nonostante per la maggior parte dei lavoratori le patologie stiano mietendo il numero maggiore di vittime.

Chiaramente questa situazione non è sostenibile dal punto di vista Civile e di Civiltà e quindi i lavoratori dell’ex Isochimica si sono preoccupati di svolgere un’analisi dei fatti e da questi hanno sviluppato delle proposte per risolvere, radicalmente e per tutti i lavoratori coinvolti, la questione del giusto accompagnamento alla quiescenza.

Quindi è stato sviluppato il documento allegato con una serie di proposte possibili e fattibili, sulle quali chiediamo un Vs. Impegno e sostegno.

I lavoratori chiedono di tentare di risolvere le problematiche con un emendamento alla legge di stabilità in discussione presso la Camera dei Deputati. Questi lavoratori, in ultima analisi, chiedono a tutte le Eccellenze elette in Campania, di far sentire la voce dei cittadini rappresentati che patiscono sofferenza fisica e morale, costruendo per loro un atto formale (emendamento alla legge di stabilità) la soluzione definitiva di questa infelice situazione che non permette a tutti coloro che ne hanno diritto di ottenere l’accompagnamento alla quiescenza.

I lavoratori dell’ex Isochimica ringraziano tutti coloro che hanno dato sostegno nel passato e coloro che sosterranno questa battaglia civile e di civiltà da adesso per il futuro.

 

 

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