Ex Irisbus al palo, la Fiom chiama parlamentari e istituzioni

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“Il nostri auspicio è che politica e istituzioni stiano vicino ai lavoratori in una fase particolarmente delicata per il futuro dell’ex Irisbus”. Lunedì alle 15, presso lo stabilimento di Flumeri, il sindacato ha convocato un’assemblea con i lavoratori. “Abbiamo invitato anche i parlamentari irpini e i consiglieri regionali”, precisa il segretario della Fiom Giuseppe Morsa. “Per uscire dall’ennesima situazione di stallo serve il contributo di tutti”.

Fino ad oggi, all’appello, avrebbe risposto solo il parlamentare arianese Generoso Maraia. “Contiamo sulla partecipazioni di tutti”, aggiunge Morsa. “Il futuro dello stabilimento irpino resta ancora nebuloso. Industria Italiana Autobus dovrebbe cambiare amministratore, ma al di là di questi passaggi non si intravedono novità di rilievo”.

L’assemblea è stata convocata in vista del prossimo incontro al ministero dello Sviluppo Economico in programma il prossimo 18 luglio alle 15. Al tavolo ministeriale si ritroveranno le Regioni Campania e Emilia Romagna, i vertici di Industria Italiana Autobus, Invitalia e le segretarie nazionali di Fiom, Fiom, Uilm e Ugl.

In quella sede potrebbe essere finalmente ufficializzato il nome del nuovo socio pronto ad investire sull’asse Flumeri-Bologna. Invitalia ha indicato il 29 luglio come data ultima per trovare un accordo sul nuovo imprenditore, in mancanza del quale potrebbe decidere di ritirare il finanziamento.

In fibrillazione i lavoratori. Tra pochi giorni si celebrerà l’ottavo anniversario da quando l’ex Irisbus ha chiuso i battenti. Da allora gli operai hanno sostanzialmente vissuto di promesse e cassa integrazione