Evento memorabile per la Campania: dopo 30 anni Bono degli U2 torna a Napoli

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di STEFANO BELFIORE

L’ultima volta accadde 30 anni fa. Era l’epoca dello Zoo TV Tour che portò in giro per il mondo due capolavori musicali del calibro di Achtung Baby e Zooropa: in quella occasione (il 9 luglio del 1993) gli U2 approdarono in Campania, suonando nell’allora San Paolo di Napoli.

Oggi prende di nuovo forma un evento epico, sognato e desiderato da tempo dagli amanti della band irlandese. Non sarà un concerto vero e proprio. Non ci sarà l’intera band dublinese ma quello che accadrà sabato 13 maggio, nella suggestiva venue del Teatro San Carlo di Napoli, sarà la costruzione di un’ode intima ed emotiva volta a celebrare indirettamente la carriera ultra quarantennale del gruppo che affonda le sue radici nel Northside di Dublino.

L’omaggio messo in scena è una pièce dal titolo “Stories of Surrender” : spettacolo di Bono prodotto da Live Nation e diretto da Willie Williams che segna l’uscita di “SURRENDER: 40 Songs, One Story”, il volume di memorie scritto dal front man degli U2 ed uscito nelle librerie nel novembre del 2022. Una meravigliosa autobiografia scritta in modo sincero, autoriflessivo ed umoristico, dove Bono apre le porte della sua vita, della famiglia, degli amici e della fede che lo hanno sostenuto, sfidato e plasmato.

Bono nel cuore di Napoli

Il sentore era già nell’aria qualche settimana fa con un rumors che fece il giro nel mainstream mediatico. Preludio all’annuncio ufficiale di martedì di 18 aprile fatto da Live Nation: azienda nota e referenziata su scala mondiale nel mondo dell’intrattenimento dal vivo. La comunicazione giunge in concomitanza con il ritorno di Bono – a grande richiesta – al Beacon Theatre di New York per 11 spettacoli in corso che fanno seguito al grande successo riscosso l’anno scorso in Europa e in Nord America di “Stories of Surrender”, uno show che ha lasciato il pubblico e la critica a bocca aperta e che racconta il ruolo di Bono (all’anagrafe Paul David Hewson) nella band irlandese, come attivista nonché le notevoli vite che si sono intrecciate con la sua.

Evento unico per la Campania

Per la Campania ma per tutto il Meridione d’Italia sarà un evento dalle proporzioni straordinarie che richiamerà l’attenzione dell’intero popolo uduico. E non solo. Già nella fase di presale, riservata agli iscritti al fan club del gruppo, i biglietti sono andati sold-out nel giro di circa un’ora. Anche chi non sarà tra i fortunati spettatori dello show partenopeo, ha assicurato una presenza con la speranza, chissà, di stringere la mano al singer degli U2 al di fuori del San Carlo.

Bono…Torna a Surriento!

All’interno del teatro, invece, lo spettacolo porterà in scena una setlist di pezzi, correlati al libro, interpretati dalla voce profonda del cantante irlandese. Finora, in questo singolare tour, il quasi 63enne Bono (compirà gli anni il prossimo 10 maggio) conclude la sua performance con la celeberrima “Torna a Surriento”: non a caso un omaggio alla canzone napoletana e soprattutto alla lirica che fu tanto amata dal padre Bob e che poi è rivissuta spesso nella voce ed in diversi momenti artistici dello stesso Bono.

Bono in Stories of surrender

Lo show, come d’altronde il libro, ruota intorno al concetto di resa (surrender, appunto) che non va vista nella sua accezione negativa. Anzi. A volte il lasciar andare vuol dire avere la maturità di ritrovare se stessi, ritornare alle origini più forti di prima.

Proprio così: “Un uomo che scopre di essere al suo meglio quando impara ad arrendersi”…Bono.