Avellino – Il gioco dei numeri. L’analisi sulle Europee 2014 non è delle più semplici ma i raffronti con le elezioni politiche dello scorso anno vanno necessariamente fatti per capire in termini di consenso cosa è successo in un anno.
Il Partito Democratico ha letteralmente fatto diventare ‘rossa’ l’Irpinia. Numeri stratosferici: +13% sul dato della Camera 2013. Inoltre un record straordinario: la percentuale provinciale per un soffio non è la migliore in Campania. E’ lampante che i democratici hanno fatto un sol boccone di Scelta Civica. Quel 10% dello scorso anno alle Politiche si è ridotto all’attuale 3%, frutto della candidatura irpina del professore Barile.
Al battesimo Nuovo Centrodestra in chiaroscuro. In Irpinia tutti si aspettavano numeri diversi vista l’incisività dell’Unione di Centro e la fusione con alcuni ex PdL: il dato è doppio rispetto alla media nazionale, percentuale migliore di tutta la Campania, sfruttando anche il candidato locale (Gargani).
Ma Nusco non è più “democristiana” come una volta.
Chi può sorridere è Forza Italia, secondo partito in Irpinia, nonostante le polemiche, i malumori, le difficoltà. Conferma la stessa percentuale della Camera 2013, quando lo scenario era ben diverso con il Popolo della Libertà: c’erano altri e le scissioni non erano ancora avvenute. Il Vallo di Lauro si conferma bacino elettorale inestimabile, stesso discorso per Sturno, Rocca San Felice, Ariano Irpino. Per la prima volta nella storia i berlusconiani riescono addirittura a superare la media nazionale. Stesso trend dell’ultima tornata elettorale per il Movimento 5 Stelle (primo partito a S. Angelo a Scala, Luogosano); la novità è rappresentata da Fratelli d’Italia che triplica il numero percentuale.