Avellino – “Le vicende relative all’Ato, all’Alto Calore, all’Asi – che in questi giorni stanno monopolizzando gran parte dell’agenda politica provinciale – inducono a fare alcune considerazioni sul modo di fare e di procedere della classe politica che palesemente è incapace di percepire la necessità di cambiamenti di cui ha bisogno la società irpina. Il Partito Democratico ed i Popolari di De Mita continuano a scontrarsi per l’occupazione dei posti di potere e di sottogoverno”. È l’analisi dell’ex presidente del Consiglio provinciale Erminio D’Addesa (IdV) che continua: “Procedendo in questo modo non si farà molta strada per cercare almeno di affrontare di risolvere i problemi del lavoro, della disoccupazione, delle infrastrutture, dell’emergenza ambientale e dei rifiuti che attanagliano la provincia irpina. Il ceto politico è autenticamente autoreferenziale ed autocelebrativo e serrata è la corsa alle poltrone che garantiscano a qualcuno migliaia di euro al mese di stipendio a fronte di famiglie che a stento e con enormi sacrifici arrivano a fine mese. Con quale faccia queste forze politiche si presenteranno all’appuntamento elettorale della primavera prossima, cosa prometteranno alla gente, agli elettori e specialmente ai giovani ed ai disoccupati? I partiti-apparato sono un inganno per la società irpina, c’è bisogno di nuove idee, di nuova linfa culturale da innestare in una politica che tenga conto dei bisogni e delle istanze che vengono dai territori anche in prospettiva di un nuovo impianto politico-istituzionale diverso da quello attuale e che veda l’assunzione di una posizione di rottura della provincia di Avellino rispetto all’organizzazione regionale imperniata sul “napolicentrismo”. Gli irpini devono essere una sorta di “briganti democratici” e portare avanti, nell’ambito delle leggi vigenti, un impegno democratico, civile ed istituzionale – trasversale a tutte le forze politiche della provincia – per affermare l’autonomia rispetto al napolicentrismo e per impostare una propria ed efficiente governance del territorio avellinese. Il Partito Democratico irpino quindi deve rinsavire e rendersi conto che questo modo di fare politica altrimenti le altre forze del centrosinistra possono decidere di andare da sole alla campagna elettorale per le amministrative della primavera prossima e sicuramente in termini di consensi ne avrebbero da guadagnare tantissimo. Il risultato per qualcuno è, d’altronde, tutt’altro che scontato; Abruzzo docet”.
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