Emergenza idrica a Solofra, i consiglieri di opposizione Agata Tarantino, Paolo De Piano, Orsola De Stefano, Pisano Gabriele, Antonello D’Urso, Nicola Moretti, Gerardo De Stefano hanno scritto una missiva indirizzata al Prefetto di Avellino Carlo Sessa con la quale chiedono di essere ascoltati in merito alla vicenda che ormai attanaglia numerose utenze del comune conciario da anni.Illustrissimo signor Prefetto, i sottoscritti consiglieri comunali di Solofra.
“Tale emergenza, com’è noto, si protrae oramai dal Dicembre 2013, giorno del rinvenimento dell’inquinante tetracloroetilene nella falda acquifera di Solofra con chiusura di due pozzi di acqua potabile ad uso civile (Consolazione e Pastena) – si legge nella nota – La chiusura, con l’impossibilità di emungere da questi due pozzi ha determinato l’insufficiente fornitura a numerose utenze civili e ad di interi quartieri, per periodi prolungati.
La società di gestione e il comune di Solofra , socio di maggioranza , nonostante siano stati più volte sollecitati al rispetto della carta dei servizi , non hanno ottemperato a quanto previsto e dal giorno dell’emergenza ad oggi non hanno fornito nessuna preventiva informazione ai cittadini circa gli orari e i tempi della mancanza di risorsa idrica nelle case.
Eppure fanno fatturato regolarmente un servizio carente o inesistente e non hanno valutato neanche la possibilità di riconoscere in bolletta i costi aggiuntivi a carico delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale, con una diminuzione della tariffa.
Si segnala che le prolungate carenze, soprattutto nei periodi di magra delle falde, sempre più frequenti a causa delle scarse precipitazioni e dei cambiamenti climatici , destano fondate preoccupazioni di ordine igienico-sanitario.
A ciò si unisce la reiterata e la spiacevole circostanza di dispregio dei diritti dei consiglieri comunali.
La stessa società e il comune di Solofra socio di maggioranza ,infatti ,non hanno ancora prodotto la documentazione informativa sulla richiesta di sette consiglieri comunali , protocollata e agli atti del comune dal mese di Ottobre 2016, ignorando i diritti sanciti dalla legge.
Documentazione in cui si richiede alla società di gestione del servizio , oggi “Solofra servizi”, di comunicare una dettagliata relazione circa i bilanci idrici totali del comune di Solofra , i fabbisogni civili e industriali, i volumi attualmente erogati alle civili abitazioni e alle aziende conciarie collegate alla rete dell’acquedotto civile, nonché la fornitura che si concede alla società gestore dell’impianto di depurazione regionale “Cogei” .
Tutte informazioni utili e necessarie a costruire un quadro reale della situazione idrica del comune di Solofra e propedeutici a qualsivoglia ipotesi di razionalizzazione e di intervento utile a un miglior servizio di distribuzione idrica.
Infine si evidenzia come il comune di Solofra, pur avendo richiesto ed ottenuto l’autorizzazione alla ricerca di acqua per la costruzione di un nuovo pozzo detto “San Francesco” già nell’anno 2015, ha richiesto all’Asl competente di azionare i protocolli di analisi solo dal Gennaio 2017, così come ha affermato la Dottoressa Morgante, dirigente dell’ASL , in una nota stampa, agli organi di informazione in cui testualmente afferma: “ la richiesta sindacale di tale giudizio è pervenuta all’ASL soltanto da alcuni giorni” .
La mancanza di comunicazione ai cittadini e gli oggettivi disagi quotidiani hanno determinato, a distanza tre anni dall’a conoscenza dell’inquinamento, una protesta collettiva, sfociata in una pubblica, partecipata e pacifica manifestazione dei cittadini solofrani il giorno 22 Gennaio 2017.
I sottoscritti, pertanto, esprimendo la loro volontà fattiva e di collaborazione ad esperire tutte le strade possibili nel rispetto della legge, del diritto alla salute dei cittadini, nonché della certezza della salubrità dell’acqua immessa nella rete di distribuzione civile.
Chiedono di poter essere ascoltati dall’illustrissimo signor Prefetto per apportare ogni utile contributo di documentazione e di proposta, anche già prodotta in sede di consigli comunali tematici, per la risoluzione della gravissima emergenza”, conclude la nota.