Emergenza Coronavirus – Riaperture: è scontro a distanza tra le Regioni ed il Governo

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Michele De Leo – Prosegue il braccio di ferro tra le Regioni ed il Governo sulle riaperture anticipate. La Conferenza delle Regioni ha approvato all’unanimità un documento attraverso il quale chiede, non solo, il via libera – già dall’11 maggio – alle attività commerciali al dettaglio, ma pure l’attribuzione – a partire dal 18 maggio, con la scadenza del Decreto del Presidente del Consiglio emanato lo scorso 26 aprile – delle responsabilità alle Regioni di elaborare un calendario delle varie riaperture. I Governatori faticano a nascondere la preoccupazione per il futuro di migliaia di attività determinanti per il tessuto economico e sociale del Paese. “Se i contagi dovessero continuare a scendere – evidenzia il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini – il Premier Giuseppe Conte dovrebbe anticipare le scadenze che aveva indicato. La situazione odierna non è nemmeno paragonabile a quella di un mese fa”. I Governatori non discutono sulla priorità – che è e resta la salute dei cittadini – ma confermano la necessità di rimettere in moto il tessuto produttivo ed economico del Paese. “Il virus – è ancora l’opinione di Bonaccini – non è sconfitto e resta tanto da fare ma è certo che siamo in una fase diversa. Non meno delicata, ma certamente diversa”. La posizione delle Regioni non fa vacillare l’impostazione del Governo. Il Ministro degli affari regionali Francesco Boccia conferma che “il prossimo 11 maggio verranno esaminati i dati dal Ministero della salute e dagli esperti dell’Istituto superiore della Sanità, in base ai quali saranno possibili le differenziazioni regionali sulle riaperture, il cui iter non potrà prescindere dalle linee guida dell’Inail”. In ogni caso, Boccia fa sapere che il percorso partirà non prima del prossimo 18 maggio. L’impostazione del Governo è condivisa pure dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani che ribadisce la necessità di rispettare le linee guida nazionali. Nessuno scontro, però, tra Enti locali e Regioni. Il Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini getta acqua sul fuoco delle polemiche e non polemizza con il sindaco di Bari, Antonio Decaro il quale aveva chiesto di smetterla con le riaperture in ordine sparso e le ordinanze selvagge. “Anche in Emilia Romagna – chiosa – c’è qualche Comune che emana ordinanze: si tratta di esercitare tutti insieme una responsabilità. Io provo a farlo anzitutto non alimentando polemiche e non procedendo per forzature o strappi”.