Elezioni Sirignano, Colucci: “Subito i concorsi pubblici”

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Raffalele Colucci, già sindaco di Sirignano, ripropone la sua candidatura a primo cittadino, benché abbia dovuto sopportare il peso di una sfiducia.

Ci spiega i motivi di questa nuova discesa in campo?
“Ho deciso di ripropormi perché sono convinto di aver lavorato bene e sempre negli interessi della comunità di Sirignano sostenendo, con il mio gruppo, enormi sacrifici. In passato, ho pagato il prezzo dell’inesperienza e, soprattutto, di non aver voluto accettare i diktat del padrone di turno scendendo a compromessi. Durante la mia prima consiliatura, però, abbiamo organizzato eventi che hanno portato a Sirignano oltre 50mila persone e avviato la ristrutturazione del Palazzo cittadino che, in futuro, spero, possa accogliere anche un prestigioso corso di laurea. Inoltre, abbiamo costituito il forum della gioventù, l’infomagiovani e due Caf che sono stati di grande aiuto per le nuove generazioni. Questi provvedimenti concreti sono stati tutti portati a termine con grande senso civico, cosa che i cittadini di riconoscono. Mi ripropongo, perciò, perché ritengo che Sirignano debba essere amministrata da persone umili come noi e che abbiano a cuore le sorti della comunità. La nostra precedente esperienza è stata caratterizzata dalla piena onestà, trasparenza e democrazia quindi sono molto fiducioso.

Che cos’ha la sua lista in più delle altre?
“Siamo una lista popolare, che viene dal basso, composta da persone che si confrontano giornaliermente con i cittadini e che vivono i problemi della comunità. In questi anni, abbiamo assistito a un forte mutamento della società con l’arrivo di tantissimi nuovi cittadini provenienti dall’area vesuviana. Grazie al nostro impegno abbiamo favorito la loro integrazione senza, con questo, dimenticare mai la nostra tradizione e le nostre origini. Questa esperienza di confronto e crescita non è presente nelle altre compagini”.

Il suo primo provvedimento in caso di vittoria…
“Prima di essere sfiduciati, avviammo l’iter per l’apertura di alcuni concorsi pubblici. Quello che farei sarebbe immediatamente riprendere questo importante discorso occupazionale”.

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