Solo il 28.3 per cento ha espresso il proprio voto per il rinnovo degli esecutivi comunali e regionali
Irpinia al voto: bassa la percentuale di votanti. Solo nella tarda serata si è raggiunto il 36.3 per cento. Un trend si è riflesso un po’ ovunque investendo anche le altre province e regioni chiamate a rinnovare l’esecutivo. Da ieri mattina, si è dato il via alla ‘corsa al voto’ per eleggere il nuovo Governo di 14 Regioni, due Province e 368 Comuni di cui otto in Irpinia (Baiano, Castelfranci, Cervinara, Mercogliano, Moschiano, Montella, Sorbo Serpico, Quindici). In totale saranno 41.908.117 elettori, dei quali 20.165.155 uomini e 21.742.962 donne suddivisi in 50.748 sezioni. Ma, sarà per gli eventi drammatici che hanno caratterizzato le ultime ore o forse per un dilagante disinteresse dei cittadini rispetto ad una politica che li rende ‘poco partecipi’, si è registrato, quasi ovunque, un forte calo di affluenza alle urne rispetto alla scorsa tornata elettorale del 2000. Non una corsa, dunque, ma piuttosto sembra essersi trattato di una astensione di protesta rispetto ad un Paese che non riesce a fermarsi di fronte ad un dramma umanitario. O forse i cittadini hanno semplicemente preferito snobbare le tanto complicate schede verdi, gialle e azzurre in segno di tacita protesta. Fatto sta che dei circa 42 milioni di italiani che avrebbero dovuto recarsi alle urne, ben pochi hanno deciso di attenersi a quello che viene definito un vero dovere civico. Dunque, una prima giornata da ‘flop’ che tuttavia potrebbe migliorare nella giornata di oggi. Gli elettori, infatti, fino alle 15 di questo pomeriggio hanno la possibilità di determinare una inversione di tendenza e prendere letteralmente d’assalto i seggi elettorali. Anche la città di Avellino, nonché tutto il territorio provinciale, si adatta al clima di astensione che ha coinvolto le 14 regioni italiane. Alle 12 aveva votato il 13,1% degli aventi diritto contro il 18,2 della precedente consultazione. Un calo del 17,4 per cento rispetto alle precedenti consultazioni, quando si votò soltanto la domenica. Maggiore affluenza, invece, nelle ore pomeridiane e serali, il 28, 3%. Tuttavia, nonostante ci sia stata una sorta di ripensamento, il calo è stato evidente. Vari i motivi: c’è chi si appella al dolore per la morte del Santo Padre e preferisce rimandare, chi invece esercita un ‘non voto’ di protesta “per una politica che con il tempo mostra una distanza troppo abissale dai cittadini”. A torto o a ragione le motivazioni degli elettori irpini non modificano i numeri, le percentuali parlano chiaro: i cittadini, almeno ieri, hanno preferito ‘snobbare’ le urne. E’ quanto emerso dal viaggio tra i seggi elettorali.
Redazione Irpinia
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