Ecomafia, business da 14 miliardi. Campania maglia nera

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Nel 2017 record di arresti per crimini contro l’ambiente e di inchieste sui traffici illegali di rifiuti. La Campania è ancora una volta in testa per il numero di reati, che sono concentrati per il 44% nelle Regioni a tradizionale presenza mafiosa. Ed è nel settore dei rifiuti la percentuale più alta di illeciti su scala nazionale. Preoccupa l’abusivismo edilizio: sono 17 mila le costruzioni illegali. La fotografia è stata scattata dal nuovo rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato alla Camera.

I clan censiti da Legambiente finora e attivi nelle varie forme di crimine ambientale sono 331. Il 2018 è anno da record per lo scioglimento delle amministrazioni comunali per infiltrazioni mafiose. Sedici i Comuni sciolti da gennaio, 20 nel 2017. Mentre i comuni attualmente commissariati dopo lo scioglimento sono 44 (ci sono anche alcuni sciolti nel 2016 e prorogati). Sono soprattutto i clan a minacciare gli amministratori pubblici che difendono lo stato di diritto e la salvaguardia dell’ambiente.

Secondo i dati, sono state 537 le intimidazioni nel 2017, se si considerano invece gli ultimi cinque anni il numero sale a 2.182. A livello regionale, la Sardegna registra il numero più alto di contestazioni, 77, seguita dalla Sicilia, (48), dal Lazio (47), dall’Umbria (47), dalla Calabria (44) e dalla Puglia (41).

Il 2017 è l’anno del rilancio delle inchieste contro i trafficanti di rifiuti e nel settore si concentra la percentuale più alta di illeciti: il 24% è più di quanto contestato per i delitti contro gli animali e la fauna selvatica (22,8%), gli incendi boschivi (21,3%), il ciclo del cemento (12,7%). Il lavoro delle forze dell’ordine nel 2017 ha portato alla luce 3.908 infrazioni sul fronte «ciclo illegale del cemento», una media di 10,7 ogni 24 ore, e alla denuncia di 4.977 persone.

In crescita i reati nel settore agroalimentare, che toccano quota 37mila. Ci sono inoltre 22mila persone denunciate o diffidate, 196 arresti e 2.733 sequestri. Più di 6mila le persone denunciate per reati contro la biodiversità, quasi 17 al giorno, nel 2017 e 7mila le infrazioni (19 al giorno +18% rispetto al 2016).

Sono stati 719 i furti d’opere d’arte, in crescita del 26% rispetto al 2016, che hanno comportato 1.136 denunce, 11 arresti e 851 sequestri effettuati in attività di tutela.

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