Renato Spiniello – Per la prima volta negli ultimi novant’anni l’Italia è in declino demografico. A dichiararlo è l’Istat nel report sul bilancio demografico diffuso oggi, che afferma come la popolazione italiana sia scesa a 55 milioni 104 mila: 235 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%). Dal 2014 al 2018, la popolazione è diminuita di 677mila persone: una perdita pari alla scomparsa di una città grande come Palermo.
A causare il declino sono in particolare due fattori: la diminuzione delle nascite, al minimo storico dall’Unità d’Italia, e l’aumento degli espatri: le persone che hanno lasciato il Paese nel 2018 sono quasi 157mila, con un aumento di 2mila unità rispetto all’anno precedente. A rallentare tale declino è solo la crescita dei cittadini stranieri.
Particolarmente preoccupante il dato nelle aree interne: basti pensare che in Irpinia, in soli 365 giorni, sono mancati all’appello 3.217 residenti, numero assai più elevato rispetto ai 2mila di due anni fa. Una vera e propria fuga dalla provincia di Avellino, che continua a spopolarsi soprattutto per motivi professionali.
418.306 sono i residenti in Irpinia al 31 dicembre 2018: 2.882 i nuovi nati mentre il saldo naturale, ovvero la differenza con i decessi, è di -1.660. 169.129 è il numero delle famiglie, composte in media da 2,5 persone (al massimo un figlio a coppia), mentre sono 197 le convivenze.