Domani si rinnova l’appuntamento con il Presepe Vivente a Forino

Si rinnova l’appuntamento con il Presepe Vivente di Forino. Dopo l’ottimo riscontro di visitatori accorsi il 29 dicembre ed a Capodanno e dopo l’annullamento di ieri per le avverse condizioni atmosferiche, la quarta e ultima rappresentazione del Presepe di Forino è prevista per oggi 6 gennaio 2014, giorno dell’epifania. Un insieme di arte, cultura e spettacolo nel magico scenario dell’antico borgo di Forino denominato Casale Murato, la zona fortificata del paese sviluppatasi attorno al Palazzo dei Principi Caracciolo. L’entrata del Presepe, giunto alla sua 27^ edizione, avviene attraverso la porta principale del Corpo, attigua al palazzo. Per le viuzze ed i vicoli che si snodano attraverso il Corpo, nelle cantine e nei portoni vengono allestite le scene, circa 30, che variano da quelle della tradizione biblica e cristiana a quelle della tradizione popolare forinese. Il visitatore, attraversando le stradine del paese, si imbatte in “ricostruzioni ambientali” suggestive. Molti personaggi, infatti, riproducono sulle scene i mestieri che effettivamente svolgono nella vita. Essendo ormai divenute molto rare alcune di queste professioni, la manifestazione riveste un alto valore culturale. Si potranno rivedere all’opera: il boscaiolo, il contadino, il fabbro, il vasaio, il cestaio, il falegname, lo scalpellino, il ciabattino, il maniscalco, le tessitrici, l’intarsiatore, il modellista, i pastori. Anche gli “attrezzi del mestiere” sono stati rispolverati o ricostruiti con scrupolosa fedeltà alla tradizione. A conclusione del cammino, il visitatore incontra la “Grotta”, allestita nel rispetto dei dati evangelici (la Santa Famiglia) e della tradizione (bue e asinello). Ogni anno migliaia di visitatori giungono a Forino per assistere all’emozionante manifestazione, la visita al Presepe Vivente di Forino è un evento che appartiene ormai alla tradizione della regione Campania: la passeggiata suggestiva per le stradine del centro storico, illuminate con fiaccole, rappresenta un’ ideale dislocazione nella Palestina dei tempi della Natività. La visita non deluderà: oltre che un momento di riflessione religiosa è un’occasione di arricchimento culturale.