Dolce Vita, la Procura individua il sindaco di Avellino parte offesa: cosa farà Nargi?

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Come sarebbe stato facilmente prevedibile, senza avere le capacità previsionali di tanti altri dimostrate negli ultimi mesi, nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare firmato dal Gup del Tribunale di Avellino Lucio Galeota (che pero’ ha completato il suo periodo di applicazione al Gip e quindi non sarà il magistrato a decidere il prossimo 15 ottobre) nell’ambito del procedimento 4098/2023, che noi conosciamo come “Dolce Vita”, il Comune di Avellino e nella fattispecie il sindaco pro tempore del Comune di Avellino (almeno fino al 17 luglio l’attuale primo cittadino Laura Nargi) e’ stato individuato come parte offesa dalle presunte condotte poste in essere dall’ex sindaco Gianluca Festa e dagli altri 27 imputati per cui la Procura di Avellino (la richiesta e’ stata firmata dal Procuratore Domenico Airoma e dall’Aggiunto Francesco Raffale e dal pm Fabio Massimo Del Mauro). Dunque, già in udienza preliminare, il Comune di Avellino dovrà costituirsi eventualmente come parte offesa. Non e’ la prima volta che facciamo questa domanda al sindaco di Avellino, l’ultima volta era stata abbastanza elusiva sull’argomento. Ora la circostanza e’ ufficiale che il Comune e’ parte civile e che potrà far parte del processo, quello dove tra l’altro oltre all’ex sindaco potrebbe rischiare di finire per ricettazione (delle prove concorsuali che avrebbe ricevuto in anticipo da Festa) anche l’ex assessore Antonio Genovese. Cosa farà il sindaco Nargi? Cosa faranno gli amministratori che la sostengono. Questo e’ uno degli sviluppi, ampiamente prevedibili ed ora ufficiali nella vicenda giudiziaria legata al Comune di Avellino. Sarebbe utile che il sindaco, prima di spiegarlo a noi lo facesse agli avellinesi.