Didattica a distanza, al “F. De Sanctis”gli studenti lavorano a pieno ritmo

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Cogliere la sfida dettata dall’emergenza sanitaria del Coronavirus e trasformarla in laboratorio di sperimentazione pedagogica per l’intera comunità scolastica. La didattica a distanza sperimentata dall’Istituto d’Istruzione Scolastico Superiore “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi e Caposele trasforma il periodo di crisi in un momento di crescita, continuando a perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, mantenendo saldo il legame fra alunni, docenti e istituzione, per decodificare metodi e apprendimento per aggiungere nuovi tasselli alla ricerca accademica di settore.

L’isolamento obbligato dal cordone sanitario per fronteggiare la contaminazione e quindi l‘espansione della pandemia ha consentito alla comunità scolastica di mettere in pratica quanto già previsto dall’Offerta Formativa e di trasferire il percorso educativo su piattaforma e-learning, mettendo alla prova non solo gli alunni, ma anche tutto il corpo docente. A circa un mese dalla chiusura delle scuole il De Sanctis è in grado di tracciare un primo bilancio e di riaffermare la centralità del percorso educativo, che in questa fase si avvale anche del supporto psicologico offerto ad alunni e genitori.

Da una esercitazione prodotta dagli alunni della classe III indirizzo linguistico, il documento google di valutazione lavorato a più mani, ha evidenziato criticità e punti di forza del nuovo metodo della didattica a distanza, testimoniando la rigorosità del percorso messo in campo dalla scuola e gli esiti sorprendenti che si stanno registrando. Gli studenti del De Sanctis, una comunità oltremodo vasta, lavora a pieno ritmo, e in queste settimane di dura quarantena sperimenta il campo aperto della collaborazione, condivisione e produzione della didattica e dell’apprendimento, pur avendo rinunciato alla socialità e alle interazioni. Non solo. La novità risiede nel fatto che il metodo utilizzato per garantire il consueto svolgimento delle lezioni ha consentito ai docenti di verificare il rendimento di ciascuno studente della classe, sia singolarmente che durante le interazioni collettive, aprendo di fatto una possibilità inedita di osservazione e valutazione. Un aspetto quest’ultimo che si presta a elemento di valutazione nella ricerca pedagogica da consegnare agli accademici.

Il documento prodotto per la valutazione della didattica a distanza ha rilevato certamente delle difficoltà, ovvero è emersa una disparità sulle possibilità di accedere all’infrastrutturazione digitale e tecnologica; basti pensare che alcune aree della provincia non sono coperte dalla rete, e che spesso in una famiglia con più figli in età scolare non si possiede più di un pc. Ma qui sta la bravura dei docenti, che stanno mettendo in campo una metodologia e un impianto per la didattica a prova di isolamento, marcatamente inclusiva.