Provincia – Chiusa la gestione Marchitto, l’amministrazione guidata da Giuseppe Di Milia entra in piena operatività a Calitri. E dalla cittadina della Fiera estiva si riparte dai progetti importanti, quelli dai quali può dipendere lo sviluppo dell’intero comprensorio dell’Irpinia Alta. Un’esperienza decennale da assessore, prima a Calitri sul fronte Agricoltura (dall’85 al ‘90, con incarico per il completamento della ricostruzione), e dei Lavori Pubblici (con delega di vicesindaco al Comune di Calitri, dal ‘90 al ‘95), dove è stato anche Presidente di Commissione per la ristrutturazione, ed infine sindaco nell’ultima tornata elettorale 2006. Poi, l’esperienza nell’Esecutivo di Palazzo Caracciolo prima con Maselli (dal ‘99 al 2004 è assessore con deleghe Agricoltura, Caccia, Pesca e Forestazione), dopo con De Simone (dal luglio 2004 passa ai Lavori Pubblici). Infine, gli ultimi avvicendamenti, che lo vedono destinatario quasi contemporaneamente della fascia tricolore calitrana e delle nuove deleghe provinciali alle Attività Produttive e Programmazione Negoziata. Tornando al ruolo di primo cittadino, è proprio dall’Industria, insieme alla struttura fieristica, una delle priorità da cui l’esponente della Margherita intende riprendere le fila di un discorso amministrativo già affrontato precedentemente dalla squadra Marchitto. “Da qui si creano i presupposti per nuovi posti di lavoro per i giovani. Stiamo già mettendo mano ai contatti che contano per far sì che non solo Calitri, ma tutta l’Alta Irpinia, caratterizzata da un’economia che si regge da sola, possa giocarsi la carta dello sviluppo”. E si rilancia anche il ruolo di primaria importanza della Regione affinché “programmi gli interventi”, mirando in particolare ad aprire un buon dialogo con l’assessorato regionale alle Attività produttive. “Non possiamo essere l’ultima zona dell’ultima provincia della Campania”. Un appello che non risparmia neanche l’intervento da parte del Governo centrale: “C’è bisogno che allenti la morsa di un Patto di stabilità che tiene legati gli enti. E’ ora di mettere in pratica il programma del centrosinistra che intende puntare sulla carta dello sviluppo”. Tornando a Calitri, comune capofila del distretto tessile, Di Milia intende anche puntare alla risoluzione di un’altra questione importante, che cerca la sua strada da oltre trent’anni: il piano regolatore generale. Anche perché: “L’attuale programma di fabbricazione non regge alle richieste degli imprenditori”. Altro tema non trascurabile, le infrastrutture. In primo piano, l’Ofantina. Per il collegamento dell’area industriale di Nerico, sarà espletata entro il 15 luglio la gara d’appalto per la frana esistente (porterà alla zona nuova della fiera e permetterà il collegamento Aquilonia-Bisaccia-Lacedonia). Realizzata da venti anni, l’arteria è stata interessata da movimenti franosi. “Già come assessore ai Lavori Pubblici mi ero interessato al potenziamento dell’Ofantina (Avellino-Lioni-Contursi) per dare uno sbocco significativo alle aree in questione. Un ammodernamento, quello della famigerata arteria killer, che vede già un primo lotto di 8 milioni di euro e per il quale si attendono altri 12 milioni di finanziamento che dovrebbero andare a carico del Governo centrale. Infine, passando al tema della promozione territoriale, si attende per fine agosto l’allestimento della nuova edizione fieristica. Al momento la struttura è interessata da importanti lavori, tra cui quello della Formaggioteca permanente (fondi Pit). Ma si sta trovando l’accordo per svolgere lo stesso l’evento senza ricorrere a spostamenti. Intanto, il neo assessore provinciale a Industria, Artigianato e Commercio si prepara oggi a fare il suo ingresso nel primo Consiglio provinciale post-crisi. A Palazzo Caracciolo si torna infatti questa mattina in aula a seguito della seduta deserta di sabato per assenza di numero legale. All’ordine del giorno, tra i vari punti, il subentro di Antonio Petoia al posto di Nicola Cicchetti e la comunicazione del presidente della Provincia al Consiglio dei nuovi componenti della Giunta. (di Antonietta Miceli)
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