AVELLINO- Processo “lampo” per i dieci indagati per il brutale pestaggio avvenuto il 24 ottobre scorso nel carcere di Bellizzi ai danni del ventiseienne detenuto Paolo Piccolo, ridotto in fin di vita dopo il raid organizzato per un movente ancora in fase di accertamento da parte di undici detenuti di una Sezione diversa da quella dove era internata la vittima, avvenuto sequestrando i due agenti della Polizia Penitenziaria in servizio quella sera nel penitenziario avellinese. La Procura di Avellino ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato nei confronti degli indagati, raggiunti il 10 marzo scorso da una misura cautelare in carcere. Il Gip del Tribunale di Avellino ha accolto la richiesta firmata dal sostituto procuratore che ha condotto le indagini, il pm Luigi Iglio, fissando il processo per il prossimo 27 giugno davanti ai magistrati del Collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo. Gli indagati rispondono di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona. Alla luce degli interrogatorio di garanzia e anche dalle valutazioni sulla gravità indiziaria da parte dei giudici del Tribunale del Riesame, il rito immediato nei confronti degli indagati oggetto della misura cautelare è stato accolto dal Gip.
GLI INDAGATI
Gli indagati, che potranno anche chiedere un rito alternativo, raggiunti dalla misura cautelare sono: Crisci Sabato Francesco, venti anni di Baiano, difeso dagli avvocati Antonio Falconieri e Francesco Pecchia, Osemwegie Nelly, 37 anni, nigeriano, difeso dall’avvocato Lucio Coppola del Foro di Nola, Tarallo Valentino, 32 anni, napoletano, difeso dall’avvocato Domenico Smarrazzo del foro di Napoli Nord, Raffaele Zona, 31 anni, casertano, difeso dall’avvocato Antonio Izzo del Foro di Santa Maria Capua Vetere, Paudice Agrippino, 27 anni, napoletano, difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono del Foro di Napoli Nord, Giovanni Capone classe1997 difeso dall’avvocato Procentese Dario Carmine del Foro di Napoli Nord, Milo Pasqualino, 43 anni, salernitano, difeso dall’avvocato Lucio Coppola del Foro di Nola; Luigi Gallo, classe 86, napoletano, difeso dall’avvocato Antonella Senatore, Luciano Benedetto, 43 anni, napoletano, difeso dall’avvocato Angelo Peccerella del Foro di Nola Flammia Giovanni, 28 anni, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria, tutti raggiunti da una misura cautelare eseguita dal personale della Squadra Mobile di Avellino e dal Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria lo scorso 10 marzo 2025.
LE ACCUSE
I dieci indagati rispondono di tentato omicidio, per fatti avvenuti quando erano detenuti nella Casa Circondariale e relativamente all’aggressione con calci pugni e utilizzando bastoni, oggetti acuminati e contundenti nei confronti di Paolo Piccolo, ridotto in fin di vita e salvato solo dall’ intervento di un altro detenuto, che aveva trasportato Piccolo in braccio, presso l’infermeria del carcere e successivamente presso il Moscati, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. La terribile aggressione era scattata intorno alle 22.15 circa del 22 ottobre scorso, quando tre degli undici destinatari della misura cautelare, armati di bastoni di legno, si erano introdotti nel box riservato alla Polizia Penitenziaria al primo piano del carcere, e avrebbero intimato ai due agenti della Penitenziaria: “dateci le chiavi del piano terra destro e non vi ammazziamo”, uno dei due agenti era stato spinto contro il muro e immobilizzato da due dei tre detenuti autori dell’aggressione. Così erano riusciti a sfilargli dalla tasca alcune chiavi, tra cui quelle che facevano accedere all’apertura dei cancelli delle sezioni detentive del carcere. Non era finita, perché con schiaffi e spintoni, uno dei due agenti era stato costretto a salire al primo piano, nella sezione dove era detenuto Piccolo Paolo. L’altro agente era costretto a rimanere nel box agenti e gli era stato impedito di intraprendere qualsiasi iniziativa per dare l’allarme. Giunti al “primo piano destro”, dove c’era la camera detentiva di Piccolo, una volta all’interno della stessa avevano iniziato a colpire ripetutamente il detenuto. Calci, pugni, schiaffi alla testa e in varie parti del corpo, anche usando oggetti acuminati e bastoni. Brutale violenza iniziata all’interno della cella e proseguita prima nel corridoio della sezione “primo piano destro”, poi nella zona antistante la sezione “piano terra destro” dove gli autori dell’aggressione erano detenuti e dove avevano trascinato con forza Piccolo. Alle accuse di tentato omicidio si aggiungono quelle di resistenza a pubblico ufficiale e di sequestro di persona, nei confronti dei due agenti. L’indagine è stata coordinata dal pm Luigi Iglio e dallo stesso Procuratore Domenico Airoma, che in più occasioni ha ribadito come per le vicende collegate ai reati avvenuti in carcere, c’e’ la massima attenzione e allerta da parte della Procura di Avellino.
Aerre