Francesco Mariconda 100 anni proprio non li dimostra. È estremamente lucido, mai una febbre, assume un solo farmaco di prevenzione, esce tutti i giorni per una passeggiata in paese ed una chiacchierata con gli amici. Fino all’anno scorso ha guidato il suo Apecar, poi per prudenza i suoi familiari glielo hanno impedito.
E pensare che era un bimbo destinato alla morte. Nato con una malformazione a quei tempi era difficile accedere a certe cure ma la madre non si arrese e decise di vendere un terreno, mezzo di sostentamento per l’intera famiglia, per farlo operare. E così quel bimbo è cresciuto forte e sano diventando un lavoratore instancabile. Lavoro duro dei campi con la moglie che oggi non c’è più. Insieme hanno creato una bellissima famiglia: tre figli ed una marea di nipoti e pronipoti che ieri sera lo hanno circondato di affetto per il suo compleanno che coincide anche con il suo onomastico.
Per la sua festa sono arrivati ben due sindaci, quello di Santo Stefano del Sole dove ora vive e quello di Santa Lucia di Serino dove è nato ed ha vissuto fino a poco tempo fa: Gerardo Santoli e Ottaviano Vistocco hanno voluto rendere omaggio insieme ad una persona così ben voluta da entrambe le comunità, esempio di vita sana all’insegna del lavoro ed anche del sorriso.
«Mio nonno è una persona sempre gioviale ed allegra, gli piace proprio ridere e scherzare e ci contagia con la sua simpatia – ci racconta Rosa Urciuoli, sua nipote che già conosciamo perchè si è diplomata con cento a 52 anni vedi articolo qui– La sua non è stata certo una vita facile, come tutti quelli della sua età ha vissuto gli stenti della guerra, della prigionia in Germania, il lavoro nei campi, alla Comunità Montana, è stato anche in America a lavorare, senza considerare che è stato graziato alla nascita, ma nonostante questo non ha mai perso il suo buon umore e soprattutto gode davvero di ottima salute. Io dico sempre che nonno Francesco andrebbe studiato per capire il segreto di una tale tempra e longevità».