Napoli – “Purtroppo per la Campania non c’è mai fine al peggio”. Così il capo dell’opposizione in Consiglio regionale Francesco D’Ercole ha commentato il record negativo messo a segno dalla Campania in materia di occupazione e disoccupazione. L’ultimo rapporto sull’occupazione reso noto dall’Istat segnala infatti che dal 2004 ad oggi la Campania ha perso ben 106mila posti di lavoro, 26mila dei quali nel primo trimestre 2008 rispetto all’analogo periodo 2007. “Una situazione – sottolinea D’Ercole – da fare rabbrividire. Perché relega la nostra regione all’ultimo scalino della graduatoria nazionale sia per quanto attiene il tasso di occupazione, sceso ormai al 41, 6% contro il 58,3 dell’Italia ed il 45,3 del Sud; sia per quanto riguarda la percentuale di disoccupazione che sale al 13,2 per cento contro il 7 nazionale ed il 13 nel Mezzogiorno. I dati si riferiscono alla fascia di età 15-64 anni. Una realtà pesantissima che dovrebbe smuovere chi di dovere, a cominciare da Bassolino e dall’assessore Corrado Gabriele che invece ancora una volta tentano di ridimensionare il dato sottolineando che si tratta di uno scenario d’insieme perché ‘non tiene conto dei 5.000 giovani che hanno varcato in questi anni la soglia di un’azienda’. Sarà anche vero ma sarebbe il caso che l’assessore si rendesse conto che 5mila nuovi assunti, in questi anni, sono ben poca cosa rispetto ai 106mila che hanno perduto il lavoro nello stesso periodo e nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere l’amara luce , non aiuterà di certo la Campania ad invertire la rotta e rimettere in moto il circuito virtuoso dello sviluppo regionale. Urge decidersi a cambiare registro a cominciare dal modello di utilizzazione dei fondi strutturali europei. Solo così la nostra regione potrà davvero ricominciare a correre”.
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