De Simone: “No alla politica dei trasformismi e dei disvalori”

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Avellino – LE INTERVISTE DI IRPINIANEWS – Riparte per la seconda volta il tour elettorale di Alberta De Simone alla volta di Palazzo Caracciolo, tra continuità e impegno rinnovato, l’ex presidente della Provincia ci riprova.

Sabato scade il termine ultimo per la consegna delle liste per le elezioni amministrative. Alberta De Simone è soddisfatta della squadra di candidati che la sostiene per la corsa elettorale?
“Provo molta soddisfazione e soprattutto tanta gratitudine verso gli amici che hanno voluto impegnarsi in prima persona in questa tornata elettorale. Ovviamente in questi due giorni che mancano alla consegna, continueremo a ricercare ogni miglioramento possibile”.

Quanto è importante, secondo Lei, per l’Irpinia rieleggere il Presidente uscente in modo che possa continuare il lavoro avviato?
“Vede di questi tempi va molto di moda l’idea della discontinuità. Io invece punto proprio alla continuità perché quando hai seminato bene e hai delle piantine giovani, è sensato farle crescere e raccoglierne i frutti, non abbatterle. Dall’altro lato c’è l’esigenza di politiche nuove per fronteggiare la crisi economica che viviamo: bisogna aiutare innanzitutto le fasce più deboli della popolazione con iniziative volte alla ripresa economica del tessuto produttivo, ma non va dimenticato il mondo dell’impresa per preparare oggi la fuoriuscita di domani dalla crisi. L’innovazione per far ripartire l’occupazione”.

Continuità quindi…
“Si dobbiamo ripartire da dove ci hanno costretto a fermarci: il corridoio nord – sud attraverso la metropolitana leggera e il ripensamento della ferrovia di Avellino, quello est – ovest tra Grottaminarda ed Ariano, in modo che l’Irpinia possa percorrere la strada dello sviluppo connessa con il mondo del Mediterraneo; c’è poi la questione ambientale: noi non possiamo ridurci a pattumiera regionale né tanto meno possiamo essere quelli del “no” senza esprimere un senso di responsabilità; bisogna pensare a modi intelligenti di spendere i fondi: penso a patrimonio di acqua di cui disponiamo. Avevamo avviato un grande progetto europeo per incanalare i contributi per la protezione delle falde e per il rifacimento delle reti idriche di tutti e 119 comuni. Un modo virtuoso per creare anche occupazione”.

Abbiamo assistito a qualcosa di impensabile fino a qualche tempo fa: il posizionamento di Ciriaco De Mita nelle fila del centro destra. Questa cosa nuocerà o gioverà, in termini elettorali, al Partito democratico e più in generale alla sua coalizione?
“Guardi, il mondo della politica si trova di fronte a due fenomeni: il primo è il trasformismo molto diffuso qui in Irpinia, rispetto al quale non c’è ancora un’opinione pubblica in grado di indignarsi, preferendo restare nell’indifferenza. E questo è grave perché vorrebbe dire che in politica tutto è concesso. Il secondo elemento che mina le fondamenta della nostra Costituzione, è il berlusconismo imperante, quello che ai valori sostituisce i disvalori dello spettacolo, degli scoop, calpestando la severità e l’austerità proprie delle istituzioni, che servirebbero oggi più che mai di fronte ad un popolo che soffre”.

Il quadro delle alleanze ormai è delineato. Questo centro sinistra “ufficiale” che la sostiene sarà autosufficiente, riuscirà a riportarla a Piazza Libertà?
“Mi dispiace molto per l’assenza dei partiti della sinistra radicale con cui l’altra volta abbiamo lavorato bene fianco a fianco. Ho provato a rimpolpare quanto più possibile, sia a centro che a sinistra, le fila della coalizione. Sono comunque soddisfatta: al momento sono otto le liste che mi sostengono… e, considerando che in un certo senso sono arrivata tardi, perché volevo ritirarmi, poi mi è stato chiesto un bagno di umiltà e ho partecipato alle primarie, è un piccolo miracolo aver chiuso in meno di un mese otto accordi. Purtroppo che alcune tappe erano già state bruciate, altrimenti mi sarebbe piaciuto avere una squadra più ampia”. (di Rossella Fierro)

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