De Mita: “Irisbus, più senso di inquietudine che di certezza”

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L’onorevole Giuseppe De Mita è intervenuto questo pomeriggio nell’aula della Camera alla discussione relativa alla crisi della Irisbus di Flumeri (Avellino) con particolare riferimento alle difficoltà del trasporto pubblico locale italiano, annunciando il voto favorevole del gruppo parlamentare “Scelta Civica per l’Italia” alla mozione unitaria presentata. “Questa vicenda – ha dichiarato l’onorevole De Mita – mi pare che abbia una sua forza emblematica. E’ evidente come subiamo gli effetti della crisi ed è altrettanto chiaro come le decisioni che assumiamo si muovano in una logica di sopravvivenza, ma non abbiamo ancora maturato un’intelligenza della crisi che ne affronti le ragioni e ne indichi una possibile via d’uscita. Per questo dico subito in premessa che l’intervento del Governo oggi in Aula su questa vicenda mi lascia più un senso di inquietudine che di certezza, perché l’elencazione orizzontale dei problemi mi pare preludere più all’incapacità dell’azione che a capire come procedere”. “In questa vicenda – ha dichiarato ancora l’onorevole De Mita – piuttosto che elencare i problemi, dovremmo affrontarli nelle cause. Terrei, perciò, presente i segni di contraddizione che accompagnano il voto favorevole di tutti perché ci aiutano a recuperare un’intelligenza della crisi”. “Il primo punto – ha continuato De Mita – è l’evidenza del corto circuito legato ad una acritica applicazione di principi astratti per cui i tagli possono produrre problemi ancora più gravi e nel trasporto pubblico locale e nella vicenda Irsibus questo aspetto ha avuto una sua esponenzializzazione. I tagli hanno portato al mancato rinnovo dei mezzi pubblici e questo determinerà una sanzione dell’Unione Europea che ci costringerà a rinnovare il parco mezzi, avendo però lasciato scomparire aziende che da questo potevano trarne vantaggio”. “L’assenza di una politica industriale – ha continuato De Mita – ha messo la Fiat nelle condizioni di non fare i conti con le proprie ipocrisie. Perché dire che si chiude un’azienda in Italia e mantenere la produzione all’estero è una profonda ipocrisia. Fino ad oggi i governi non hanno avuto la virilità per  mettere la Fiat di fronte alle proprie responsabilità”. “Si evince, poi – ha detto ancora l’onorevole De Mita – l’incapacità a misurarsi con i nuovi diritti di cittadinanza. La mancata redazione del piano trasporti, con tutto quello che concerne in merito alla garanzia dei livelli minimi delle prestazioni, su questo terreno come su altri, ci ha consegnati ad una scorciatoia: sosteniamo che le risorse sono scarse, la riduzione delle risorse porta alla riduzione dei diritti e tutto avviene in una benevolente indifferenza”. “Oggi – ha così concluso De Mita –  la tutela del diritto al lavoro non può essere il cinico accompagnamento dei lavoratori dalla cassa integrazione all’inattività. Annunciando il voto favorevole del mio gruppo, esprimo l’augurio che si esca dall’ipocrisia. Nella vicenda Irisbus si ha avuto un atteggiamento pudicamente omertoso tanto che questo caso non fatto registrare lo stesso rilievo di altri  anche da parte delle rappresentanze sindacali. Colgo, perciò, positivamente l’ampiezza singolare del consenso di quest’Aula nel voto alla mozione e mi auguro che sia la sollecitazione a non subire più gli effetti della crisi, ma ad avere una intelligenza delle sue ragioni”.

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