De Giovanni incanta al Biogem con un racconto d’amore sul terremoto dell’Ottanta

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Quanto è importante la lettura, la scrittura, l’immaginazione. Questi alcuni dei temi snocciolati durante l’incontro tenuto dallo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni nella terza giornata del meeting le Due Culture dedicato a “Il racconto come cardine dello sviluppo dell’umanità“.

Un confronto aperto con il pubblico che ha interagito con domande alle quali ha risposto il noto giallista. “Il racconto è espressione particolare della comunicazione propria del sapiens e oltre” afferma De Giovanni che ha posto l’accento anche sull’importanza della lettura. “Oggi i giovani non leggono più e questo è un male perché la lettura aguzza l’immagine; è un muscolo che se non viene sviluppato si atrofizza” prosegue.

De Giovanni analizza poi la differenza tra lettore e spettatore. Secondo lo scrittore partenopeo “la lettura rimane più dentro, colpisce di più perché il lettore lavora, lo spettatore no. Nella lettura non si è passivi. Il racconto ha varie forme. Pertanto la narrativa non può finire perché è il racconto di noi stessi e raccontare significa ‘portare il mare dove non c’è’“.

In conclusione Maurizio De Giovanni ha incantato e commosso il pubblico con un suo racconto sul terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980. La storia d’amore tra due giovani dell’epoca finita, con la morte di lei, sotto le macerie della Napoli terremotata.

Il meeting è proseguito con le riflessioni sulla medicina bionica, la ricostruzione in 3D del corpo umano, il legame tra innovazioni tecnologiche e crescita economica, e le prospettive future dell’umanità. Quest’ultimo tema è stato analizzato dal prof. Giuseppe Remuzzi, nefrologo di fama internazionale, premiato quest’anno con il Premio letterario Le Due Culture intitolato a Maria Antonia Gervasio.

Appuntamenti di domani. Il meeting prosegue il domani pomeriggio con l’intervento del prof. Vilberto Stocchi su Il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione delle malattie e nel miglioramento della qualità della vita, il dialogo tra i proff. Michel Troper, Cesare Pinelli e Cesare Salvi su Diritto, Stato e Politica nel postumanesimo, l’intervento del prof. Iain Mattaj su Encouraging collaboration, interdisciplinarity and internationality in Italy and European science ed infine la lezione del Premio Nobel per la Medicina 2001 Timothy Hunt su Succeeding in Science.