La Casa di Accoglienza per donne maltrattate “Antonella Russo” compie due anni di attività. Un anniversario importante per la struttura nata il 14 settembre 2016 e intitolata alla memoria della giovane studentessa universitaria brutalmente uccisa dal compagno della madre il 20 febbraio del 2007.
La Casa nasce come naturale ramificazione de “La Casa sulla Roccia”, che opera nel sociale dal 1985 ed ha sempre avuto un occhio vigile sul territorio. Quell’occhio non poteva non osservare il dilagare di tutte le forme di violenza di genere e cercare di assistere le persone che ne sono, purtroppo, colpite.
A due anni di distanza dall’inaugurazione il bilancio del lavoro svolto finora non può non essere positivo, seppur con l’interfacciarsi, nostro malgrado, di diverse difficoltà.
La parola d’ordine è “positività”, perché la Casa “Antonella Russo” in questi due anni ha potuto dare nuova vita a venti Donne e ai loro venti bambini. La stessa positività che ha permesso alla Casa Sulla Rocca di assistere chi vive una situazione difficile e ha bisogno di ascolto, nonostante i ritardi istituzionali di questo primo biennio. Il nostro solo obiettivo è guardare avanti, continuando a sensibilizzare il territorio su questi temi.
Si, guardare avanti, perché noi Donne siamo così, testarde, caparbie, ci rimbocchiamo le maniche. E in questa Casa si va avanti insieme, tenendosi per mano.
“Positività” è anche quella che manifestano ogni giorno i volontari e tutte le persone che ci sono state vicino in questi due anni. Per questo, l’anniversario sarà festeggiato con una festa di compleanno privata, nel rispetto di tutti coloro che hanno sentito il bisogno di aiutare, in forma riservata, chi non può più vivere con spensieratezza, ma con speranza. Perché il dolore, se condiviso, si dimezza. I veri cambiamenti partono dal basso, e noi ci crediamo.