D’Addesa, polemico nei confronti del Pd, approda a IdV

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Riparte dall’Italia dei Valori il percorso politico di Erminio D’Addesa. Dopo anni di militanza nel Prc e una brave parentesi tra le fila del Pd, l’ex presidente del Consiglio provinciale trova casa nel partito di Antonio Di Pietro. Trasparenza, partecipazione, autonomia ideologica. Sono solo alcuni degli elementi che hanno solleticato la riflessione politica in corso d’opera di D’Addesa. Una scelta a lungo pensata. Che ha radici lontane ma che solo oggi trova giustificazione.
Il breve intermezzo democratico ha condizionato in qualche modo la sua decisione?
L’impegno nel Pd è durato una stagione. Il tempo di inaugurare e chiudere la campagna elettorale. Con la fine della primavera è finito anche l’idillio e ci siamo persi di vista.
Rimpianti?
Nessuno. Il Pd è troppo concentrato a gestire il potere. Ato, Alto Calore, enti istituzionali, città capoluogo. Amministrano tutto tranne il territorio provinciale, la risorsa più grande. Il loro raggio d’azione si ferma a Grottaminarda. Io provengo dalla Baronia…
Ha mai sollevato la questione?
Come molti altri non ho voce in capitolo. Continuano ad operare in maniera indisturbata, facendo orecchie da mercante.
Si riferisce anche a Rifondazione?
Ho molto rispetto per il Prc. È un partito con tante idee (vedi il caso rifiuti. Rifondazione parlava di risorsa e non di problema prima di molti altri) ma continua a discutere in maniera teorica. Purtroppo le divisioni che lacerano il partito a livello nazionale si ripercuotono anche in Irpinia.
Cosa l’ha spinta ad aderire all’Italia dei Valori?
È un movimento che ha carattere, molto legato al territorio e alle sue potenzialità. Ha saputo trasformare dei principi generali in realtà, concentrandosi sulle eccellenze, sulla vocazione territoriale, sulla cultura e sulla storia di questa provincia. Non essendo un partito di potere e di apparati, pensa solo ad amministrare.
In Irpinia, probabilmente, la strada è ancora in salita. Cosa si aspetta?
È una forza in crescita. Intorno c’è molta attenzione e non manca l’impegno di tante persone di buona volontà. Da parte mia c’è la ferma intenzione di lavorare -con umiltà e con il contributo di quanti hanno creduto prima di me in questo progetto- per il bene di una provincia che merita di più. (mari.mo)

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