Da più di 15 anni protesta con un cartellone davanti al Tribunale

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Eva_Brescia

AVELLINO- Da almeno quindici anni protesta in silenzio davanti al Tribunale di Avellino esponendo un cartello con i provvedimenti giudiziari che non gli hanno consentito di poter definire il titolo di proprietà di quella che ritiene essere la sua abitazione e addirittura di risultare ancora creditrice verso una coop, contro la quale si batte da anni.

Il caso giudiziario non è certo facile da ricostruire, resta però il fatto che più volte a settimana, tutti avranno notato la donna, la signora Eva Brescia, che con un cartone sul quale sono affisse copie dei provvedimenti giudiziari che riguardano la sua lunga vicenda, resta ferma per ore davanti alla porta carraia del Palazzo di Giustizia.

La signora Eva non è di molte parole, difficile che spieghi quello che è avvenuto, anche perché si tratterebbe di ricostruire una vicenda giudiziaria lunga anni. Gli ultimi provvedimenti che sono visibili sul suo cartone di protesta riguardano l’archiviazione chiesta dalla Procura e disposta dal Gip relativamente ad una denuncia trasmessa dagli ispettori ministeriale nei confronti della coop per “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza”.

Dopo la visita ispettiva e la mancata consegna della documentazione, gli ispettori avevano inviato una denuncia per questa violazione alla Procura di Avellino.

“Si rifiutano di farmi sottoscrivere atto notarile della mia casa perché ritengono che sia creditrice nei loro confronti” queste le uniche parole che riusciamo a strappargli. Anzi, riflettendo sui tempi e sui costi la donna si lascia scappare un’altra considerazione: “con i soldi che ho speso in questi anni ne avrei comprato almeno tre di abitazioni”.

Una vicenda complessa, per cui non sarebbe facile entrare nel merito. A non retrocedere da anni è la signora Eva che, si presuppone, continuerà questa battaglia. Come finirà è difficile stabilirlo. L’unica nota certa è che la signora Eva non lascerà la sua ormai “storica” postazione davanti al Tribunale per continuare la sua battaglia. Qualcuno la ascolterà?