Curiosità – È l’Avellino internazionale: secondo solo al Brescia

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L’Avellino raggiunge i dieci stranieri in organico: con l’ufficializzazione dell’arrivo di Antonio Ghomsi alla corte di Salvatore Campilongo si allarga la colonia internazionale dei lupi che in cadetteria sono soltanto secondi al Brescia di Sonetti con tredici elementi. Il terzino camerunense ex Messina e Salernitana è il quarto africano che arriva in biancoverde nell’attuale stagione, dopo i compagni di reparto: il senegalese Doudou, il ghanese N’Zè e il centrocampista algerino Mesbah. Con loro presenti in rosa i tre ungheresi Vaskò, Szatmari e Koman, i brasiliani Defendi e Babù e il giovane francesino Aubameyang. In casa lupi il mercato oltre frontiera va di moda. Il nazionale olimpico è l’ultimo tassello di un mosaico che fino a gennaio non dovrebbe ulteriormente modificarsi. Fatto sta che la società biancoverde da quest’anno ha deciso di allargare prepotentemente i propri orizzonti, monitorando anche alcuni campionati esteri: da dove sono giunti Vaskò e Mesbah. Sembra che gli occhi degli osservatori irpini siano diretti maggiormente in Svizzera, dalle leghe elvetiche questa estate oltre al magrebino è arrivato anche l’italiano Mario Pacilli dal Chiasso.
I lombardi del presidente Corioni invece hanno nella propria rosa i marocchini Jadid e El Kaddouri, lo svizzero Zambrella (tra l’altro cognato di Mesbah), gli ungheresi Vass e Feczesin, il paraguaiano Mareco, l’ugandese Savio, il costaricano Martinez, il sudafricano Fortune, il rumeno Coroian, il polacco Salamon, lo statunitense Stzela e il francese De Maio. Alle spalle di Brescia e Avellino ci sono le due toscane Pisa e Livorno rispettivamente con nove e otto elementi, sette per il Parma, sei per Bari e Ancona. Cinque per il Frosinone. Le formazioni che ‘escono meno dallo stivale’ sono il Cittadella ed il Mantova. I veneti hanno in organico il solo attaccante brasiliano Diego Santos Oliveira, mentre i virgiliani si sono affidati al ceco Sedivec. Preferiscono il made in Italy anche Albinoleffe, Grosseto, Rimini, Vicenza e Treviso con soli due elementi. A differenza di qualche anno fa la tendenza sembra essersi invertita, in serie A si punta maggiormente sui vivai, mentre in cadetteria sì guarda fuori. (di Sabino Giannattasio)

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