Mercogliano – Il ‘momento della fiducia’ è arrivato. Il Crom ‘Fiorentino Lo Vuolo’, il centro oncologico di Mercogliano destinato a diventare polo d’eccellenza del Mezzogiorno nello studio delle neoplasie, ha raggiunto ieri una tappa emblematica. Quella della consegna simbolica delle chiavi del Governatore della Campania, Antonio Bassolino. Un momento atteso, che ha lasciato in bocca il pre-gusto dell’effettiva partenza di un progetto ambizioso, ormai realtà che non vede l’ora di decollare. Un evento che ha riunito presso i locali Ex Ipai un parterre d’eccezione: il Prof. Mario Santangelo, Direttore della Fondazione G. Pascale di Napoli, il Prof. Carmine Malzoni, Alberta De Simone, Presidente Provincia di Avellino, l’on. Bassolino, Presidente della Regione Campania. Al taglio del nastro c’erano anche, tra gli altri, i sindaci di Avellino e Mercogliano, Giuseppe Galasso e Tommaso Saccardo, il vicesindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo. (Ed ancora per Regione, Provincia e Comuni limitrofi: Mario Sena, Enzo De Luca, Angelo Giusto, Rosa D’Amelio, Mario Bianchino, Cardinale, Cardillo, Pacifico, Colucci, Petoia, Monaco, Stefano Vetrano, Carmine Russo, Gianluca Festa, Giuseppe De Mita, Arturo Iannaccone, Luigi Parziale, De Fabrizio, Mainolfi, Di Milia, il manager Pino Rosato, Franco D’Ercole, Cosimo Sibilia, l’ex Commissario prefettizio Sbrescia, Vannetiello, Don Sergio Melillo, Carmela Rega, Rosanna Repole, il Prefetto Orrei, il Capitano Nicola Mirante, il Comandante della Guardia di Finanza Bartolomeo D’Ambrosio,Luigi Vannetiello, Trifone Greco, Ranaudo, i segretari Festa e Ferrara). In prima fila: le famiglie Lo Vuolo e Malzoni. Una giornata intensa che si spera segnerà pagine di storia decisive per la provincia irpina, per la sua crescita e il suo sviluppo. Il cui primo capitolo non può che partire dal ricordo di un uomo lungimirante che ha saputo inseguire con spirito magnanimo e perseverante un sogno, ora realtà: Fiorentino Lo Vuolo. Grazie a lui oggi l’Irpinia con il Crom si candida a porre a servizio del Mezzogiorno, e presto anche dell’Europa, nonché all’attenzione dell’industria italiana ed estera sia pubblica che privata, una struttura guidata da menti eccelse, personale ad altissima specializzazione, numeri uno nella ricerca e nella gestione improntata ai canoni della più alta tecnologia.
Non da ultimo, l’impegno e la tenacia della politica, quella fattiva, quella della battaglie amare e della vittoria a tutti i costi, che non ha lasciato sulla carta un progetto irrealizzabile, ma ha cercato sempre la mediazione e infine la soluzione.
La politica grazie a cui Mercogliano, l’Irpinia, si prepara ad indossare le vesti di polo imprenditoriale per l’alta tecnologia. Una realtà abbastanza piccola e allo stesso tempo grande per diventare modello di autosufficienza e tipizzazione. Una formula che con il tempo, avvalendosi delle opportune economie di scala, mira ad implementare attività auto-propulsive che in tre o quattro anni potranno colpire la scena europea nel campo dello studio delle neoplasie.
Oltre a rappresentare un potenziale indotto occupazionale con ciò che il centro sarà in grado di promuovere con il tempo in termini di attività collaterali, partnership, sinergie.
E intanto la tempistica stringe. A breve, circa due mesi, sarà operativo il primo laboratorio, entro un anno invece si stima la messa a regime del centro.
“Realizziamo una grande speranza per l’Irpinia e per tutti gli irpini – è l’esordio della presidente Alberta De Simone – Siamo partiti bene. D’altronde siamo ai piedi di Montevergine e sicuramente avremo l’aiuto della nostra Mamma del Cielo per riuscire nell’obiettivo: quello di un Centro di altissima qualità che possa competere con l’Italia e con il mondo. Per questo ci siamo battuti con grande tenacia senza mollare mai”.
La numero uno di palazzo Caracciolo ricorda i punti salienti della svolta: “La nomina di Santangelo, originario di Mercogliano, alla guida del Pascale e poi la piena convinzione del Governatore Bassolino, ora totalmente schierato per la riuscita del Crom”.
Insomma, dall’estate del 2004 è stato fatto un enorme passo in avanti e prima di Pasqua si spera di dare seguito all’inaugurazione ufficiale.
Per l’occasione saranno esposte due targhe: una dedicata alla famiglia Malzoni che donò la proprietà alla Provincia, l’altra alla famiglia Lo Vuolo.
La presidente torna poi sul discorso della sinergia: “Questa è la vittoria delle sinergie, la vittoria delle persone generose. Faremo scudo a Giordano, scienziato di altissimo livello giunto dagli Usa e ai suoi brillanti collaboratori. Non possiamo permetterci la mediocrità. La ricerca è una cosa estremamente seria. Qui devono venire innanzitutto grandi cervelli”.
Poi i saluti della fascia tricolore Tommaso Saccardo che parla di una vera e propria battaglia di civiltà “iniziata nel 2002 da Giusto e De Luca, poi proseguita grazie a tutti”. Un apprezzamento anche all’impegno del vicesindaco Massimiliano Carullo che a sua volta desidera ringraziare “i sindaci del Vallo di Lauro Baianese che hanno dato, dietro la guida di Salvatore Alaia, uno straordinario esempio di governo dei processi e delle responsabilità. L’apertura del Crom porta anche la loro firma”.
Al tavolo pervengono anche gli auguri degli assenti: il Prof. Antonio Giordano, Teresa Armato, Gerardo Bianco, Ciriaco De Mita, Nicola Mancino e Raffaele Aurisicchio. E, mentre il Prof. Malzoni esprime grande gioia nel vedere realizzato il Centro “per una missione ancora più bella della precedente” (l’ambizione è quella di una vera e propria filiera della salute che parte e termina nella ricerca), il Prof. Santangelo sottolinea nel suo intervento un aspetto: il Crom è stato voluto da tutti. “Questa è la fine di un lungo viaggio dove tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, a vari livelli istituzionali, si sono battute in maniera sostanziale per evitare che il centro sparisse”.
Infine la parola al Governatore della Campania, Antonio Bassolino, il quale sollecita soprattutto una riflessione. Quella improntata alla qualità: “Per cominciare, un saluto particolare al Prof. Malzoni e alla memoria del protagonista fondamentale: Fiorentino Lo Vuolo, oltre che alla sua famiglia qui presente. Per Mercogliano e l’Irpinia è davvero una giornata importante. Certo, conta molto che a muoversi si sia stati in tanti, praticamente tutti. Però, l’elemento più importante è la qualità dell’insediamento di Mercogliano: un centro di eccellenza era la scelta più giusta che si potesse fare”.
Bassolino rimarca l’importanza della collaborazione: “Ragionando e spingendo siamo riusciti a fare un possibile grande centro di eccellenza nel campo dell’esperienza scientifica finalizzata alla lotta contro i tumori. E siamo riusciti a partire col piede giusto: attrezzature di qualità e ricercatori di livello come il Prof. Normanno e i due esperti americani Gullick e Stein”. Premesse da cui parte l’augurio per il futuro: “Se ci riusciamo, come io penso, ci qualificheremo con grande eccellenza, attirando aziende e nuovi insediamenti, sempre di eccellenza: come dire, un primo esempio che chiama altre realtà. E sarà sicuramente importante continuare ad investire in risorse umane e territoriali per raggiungere l’obiettivo dell’autofinanziamento. Perchè la ricerca e la conoscenza rappresentano gran parte del futuro della regione e di tutto il Mezzogiorno”. Un momento di consegna, dunque, ma anche un’occasione per dire ‘grazie’ a tutti coloro che hanno combattuto e che non hanno perso ‘la fiducia’. (di Antonietta Miceli)
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