Cristiano Sociali sul tema rifiuti: consiglieri irpini, dimettetevi

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del movimento politico “Cristiano Sociali per l’Irpinia”: “Che spettacolo! E’ proprio vero che la verità supera sempre la più sfrenata fantasia. Dopo gli annunci del governo (falsi!)sulla soluzione del problema rifiuti a Napoli,siamo punto e da capo. Ma stavolta hanno trovato una scappatoia . Si ricorre di nuovo alle discariche, ma stavolta fuori provincia. La “Munnezza” se la prende chi non la produce. Ma perché è successo tutto questo? Ci siamo un poco ingenuamente chiesti, ma poi abbiamo pensato: ma se il capo di governo della quinta potenza industriale dell’occidente, può credere che una minorenne prostituta marocchina è la nipote di Hosni Mubarak, perché qualche consigliere regionale non può credere che sia necessario ed utile prendersi qualche milione di tonnellate di “Munnezza” da Napoli? Ma se qualcuno in Italia crede che i magistrati, tutti comunisti, perseguitano Berlusconi in maniera così sadica da fare impallidire lo stesso marchese De Sade, e se in molti credono che lo stesso Berlusconi sia un onesto cittadino, sempre assolto da accuse false, filantropo, senza conflitto di interesse, che si toglie il pane di bocca per darlo agli altri, perché mai qualche consigliere regionale non può credere che sia giusto che noi si paghi la TARSU e che invece sia giusto che il 60% dei napoletani non debba farlo? Perché non può pensare che sia giusto che la “Munnezza” prodotta a Napoli bisogna smaltirla ad Avellino e Benevento? Tra ieri ed oggi sul caso “Sprovincializzazione” si sono sprecati i commenti, i comunicati, le note dei partigiani pro emendamento Salvatore, Gennaro, non Federico, (Se fosse stato quest’ultimo avremmo almeno riso e non pianto) e i partigiani Irpino-Sanniti, diciamo dell’Altra Campania; commenti, note, comunicati in cui se le sono date di santa ragione.In questa ridda di notizie abbiamo letto del consigliere regionale, che votando, contro al parere del suo segretario nazionale, a favore “dell’importazione di Munnezza fresca”, ha poi disinvoltamente tacciato il Presidente della provincia, Sibilia, di essere stato lui “Complice silente” di Bassolino nel “Disastro” della gestione dei rifiuti campani, dimentico di essere stato per molto tempo nel CDA del COSMARI AV1 in quota Margherita, quindi di essere stato attore diretto di quella tragedia, essendo per di più organico al centro sinistra di Bassolino. In tutto questo non abbiamo non potuto apprezzare la serietà di comportamento dei consiglieri Zecchino, Ruggiero e di Rosetta D’Amelio, ma non possiamo dire altrettanto di qualche altro consigliere, forse troppo vicino al confine col napoletano, come abitazione e mentalità, lontano quindi anni luce dall’essere vero Irpino. Nella saga dell’incredibile ma vero,abbiamo visto l’IDV, i censori, i puri, gli anti PDL sino alla morte, votare con il PDL, in ossequio alle richieste di Gigino “a Purpetta” Cesario, Presidente pidiellino della provincia di Napoli (Definizione non nostra, ma di Franco Barbato, deputato IDV). Abbiamo appreso, con dispiacere, del grido di dolore di un giovane politico, come molti giovani idealista, che si è sentito tradito, nei sogni, da una classe dirigente incapace di svolgere il proprio compito. Abbiamo letto del Sindaco che protesta contro la sua stessa parte politica, o di qualcuno che ha già dimenticato le promesse di Berlusconi, “Mai nuove discariche in irpinia” disse, non troppo tempo fa, ad un gongolante Sibilia; promessa simil- boutade abruzzese o lampedusana, come quelle del casinò sul Gran Sasso, del nobel a Lampedusa o dell’Aquila ricostruita in una nottata. Abbiamo letto anche del Senatore che chiede le dimissioni del consiglio provinciale, visto il loro silenzio, speriamo che tale richiesta valga anche per i consiglieri della sua parte (Ad onore del vero sono rimasti veramente in pochini). O ancora della proposta di qualche dirigente di partito (Partito di governo, quindi responsabile di quanto è accaduto) di localizzare le nuove discariche a Baiano o a Nusco.Dobbiamo ammettere che come provocazione non è male, ma noi, se a lui non dispiace, aggiungeremmo anche Monteforte alla lista. A parte gli scherzi, in tutto questo bailamme, chi ci rimetterà sarà l’Irpinia, le generazioni future, i nostri figli. Quei figli che sono già più poveri dei Napoletani, schiavizzati da un Napoli-centrismo sempre più evidente e sono oramai inermi di fronte alle angherie e ai torti della politica, loro saranno le vittime innocenti condannate al martirio dai padri. Infatti, la carneficina l’abbiamo commessa noi, o meglio gli irpini che questa classe politica hanno scelto. Questa è la stessa classe politica che ha fatto spallucce alla chiusura degli ospedali, che ha accondisceso a reimportare i rifiuti napoletani, “temporaneamente” hanno detto, come se poi un giorno se li sarebbero ripresi, ed è la stessa classe dirigente che ci farà riavere una nuova immensa discarica come quella non ancora bonificata di Difesa Grande. Un gentile cadeau ai nostri figli. Grazie politici e amministratori della terra irpina! Grazie per la vostra assoluta dedizione al bene comune e non di parte! Adesso però Vi chiediamo uno scatto di orgoglio: Dimettetevi!

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