Crisi Novolegno, interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia

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“Il Senatore Antonio Iannone, commissario provinciale FdI Avellino, ha depositato in data odierna un’interrogazione, a risposta scritta, al Ministro dello Sviluppo Economico che sarà pubblicata in occasione della prossima seduta d’aula, sulla crisi Novolegno che ha investito lo stabilimento irpino mettendo a rischio 117 posti di lavoro.”- E’ quanto afferma Alessia Castiglione vice coordinatore regionale di FdI –

“Si sollecita dunque, la massima attenzione del Ministro competente su ciò che sta avvenendo in queste ore in Irpinia, dove gli operai della Novolegno continuano la loro pacifica occupazione dell’aula consiliare del Comune di Montefredane, quale forma di protesta contro la dismissione al Sud delle aziende del gruppo Fantoni, che intanto ha deciso di investire soltanto al Nord della Penisola. I 117 operai da maggio non avranno più reddito “.

“ Per Fratelli d’Italia  – prosegue Castiglione –  “è impensabile un’Italia a due velocità, tramite il Senatore Antonio Iannone, sempre attento e sensibile alle problematiche dell’Irpinia, chiediamo risposte concrete ad un Governo che pone sempre meno l’attenzione ad un Sud sempre più in affanno e sempre più spopolato.

Il Ministro  dovrà, quindi rispondere alle seguenti richieste del senatore Iannone:  quali azioni il Ministero competente abbia realizzato per esercitare il suo ruolo politico per convincere il gruppo Fantoni a non fermare la produzione nello stabilimento irpino; se al Ministero competente sia giunto l’allarme sociale lanciato dalle istituzioni locali; se il Ministero competente ritiene che un epilogo negativo di questa vicenda rappresenti un duro colpo alla situazione occupazionale della Campania ed in particolare delle aree interne che già soffrono pesantemente  del fenomeno della disantropizzazione per mancanza di opportunità di sviluppo e servizi; se il Ministero ritenga che la deindustrializzazione del Meridione rappresenti un’emergenza nazionale; se in Ministero è cosciente che questi dipendenti Novolegno chiedono lavoro e non reddito di cittadinanza, tanto più adesso che sanno che la società ha programmato nuovi e consistenti investimenti per rilanciare l’attività industriale “.

“ In attesa di queste risposte ma soprattutto di azioni concrete per supportare i lavoratori ed il Sud” – conclude Castiglione- “ci auspichiamo una rapida ed effettiva risoluzione della vicenda.”