Una lettera a Silvio Berlusconi, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Umberto Bossi, Gianni De Michelis e Gianfranco Rotondi: questa l’iniziativa adottata da Antonio Buonaiuto, in quota Forza Italia, per illustrare la crisi che da oltre un mese attanaglia l’amministrazione provinciale di Avellino e sembra non dare alcun segnale di modifica della situazione esistente. “L’opinione pubblica – si spiega nella missiva – non comprende le ragioni delle mancate dimissioni della De Simone, che non ha più alcuna maggioranza che la sostenga, né comprende la “morbida” opposizione di alcuni esponenti della Casa della Libertà, che avevano ricevuto dall’elettorato un mandato ben preciso. Non posso sottacere il mio disagio nel constatare la ritrosia degli eletti del Cdu e di An a sottoscrivere un chiaro documento di sfiducia, anche con quei consiglieri che oggi non si riconoscono più nel progetto politico che ha visto vincente la “comunista” De Simone con circa il 70 per cento dei consensi. Nel momento in cui, a livello nazionale, la maggioranza di governo è tutta tesa a mostrare la propria coesione politica, i partiti del centrodestra devono evidenziare con forza le contraddizioni del sinistra-centro irpino, che è diviso su ogni argomento. Ed è priva di fondamento la valutazione di chi vuole che la caduta della Giunta De Simone sia accompagnata da una identica crisi nelle altre amministrazioni rette congiuntamente dai partiti dei DS e della Margherita. Tale irrealizzabile ipotesi giova solo a puntellare “milazzianamente” la debole giunta De Simone e nel contempo a conservare la condizione di eletti ad alcuni consiglieri. Gli elettori di centrodestra, che nelle ultime elezioni politiche anche in Irpinia hanno dato un notevole consenso ai partiti della Casa della Libertà, chiedono un chiaro segnale che ponga fine alla Giunta De Simone, evidenziando il malgoverno del sinistra-centro irpino. In questo momento deve essere ricercata ogni strada percorribile per aggregare quanti si riconoscono negli ideali cattolici, riformisti e liberali, insiti in quel concetto di Libertà che unisce tutti i moderati. La questione “Avellino” deve essere oggetto di una apposita discussione al tavolo nazionale del centro destra, in quanto l’immobilismo di alcuni eletti non è più tollerabile. E’ necessaria pertanto una forte opera di opposizione per creare le condizioni di alternanza perché anche in Irpinia il cambiamento è possibile”.
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