Ad Avellino il valore medio di un protesto nel 2010, pari a 2.862,2 euro, è risultato il più alto in Campania dopo quello di Salerno (2.959,6 euro). Lo dimostra uno studio effettuato da D.A.S. Italia, compagnia specializzata nella tutela legale, che ha analizzato i dati riferiti agli ultimi tre anni (2008-2010). Il fenomeno non coinvolge non soltanto i consumatori privati, ma sta prendendo piede anche tra le aziende.
Il valore medio di un protesto ad Avellino supera di 300 euro quello di Caserta (2.512,9 euro) che è risultata la provincia della Campania con l’ammontare più basso. L’importo medio aumenta a Benevento (2.593,1 euro) e Napoli (2.708,3 euro). Nella Penisola la consistenza economica più bassa dei titoli protestati si rileva a Palermo (1.547,7 euro) e Brindisi (1.552,1 euro). Le province di Viterbo (5,606,3 euro) e Trento (5.135,8 euro) “dominano”, invece, la classifica con il valore medio più alto.
La concentrazione di protesti per abitante ad Avellino (1 ogni 39 abitanti) risulta la più bassa rispetto alle altre province della Campania. A Salerno (1 ogni 23 abitanti) si registra il valore più elevato della regione e il secondo in Italia dopo quello di Crotone (1 ogni 21 abitanti). Nella graduatoria regionale dopo Salerno le province a più alta concentrazione sono quelle di Caserta (1 ogni 26 abitanti) e Benevento (1 ogni 27 abitanti). Se a livello nazionale Salerno e Crotone risultano le province a più alta concentrazione, le più virtuose sono, invece, Bolzano (1/277 abitanti), Trento (1/243 abitanti) e Belluno (1/235 abitanti).
Nell’ultimo triennio ad Avellino il numero di protesti (11.247 nel 2010) è cresciuto in misura minima (+0,41%). Con un calo del 13,5% Napoli è, invece, la prima provincia campana per diminuzione seguita da Caserta (-5,7%). L’unico incremento consistente si rileva a Benevento (+9,6%). In Italia i cali maggiori si registrano nelle province di Ascoli Piceno (-22,9%), L’Aquila (-33,7%) e Rieti (-72,6%). Di contro a Siena (+51,4%) e Oristano (+48,8%) i titoli gravati da protesto sono aumentati più che nel resto d’Italia.
Anche l’ammontare complessivo dei titoli avviati al protesto ad Avellino nel periodo 2008-2010 (totale 32,2 milioni di euro) ha subito una variazione minima (+1,8%) rispetto alle altre province campane. L’incremento più alto si è registrato a Benevento (+11,3%), seguita da Salerno (+8,6%). Il capoluogo campano con una diminuzione del 22,1% è tra le province italiane che hanno avuto cali di valore più elevati. Anche a Caserta si c’è stata una consistente diminuzione di valore consistente (-14,8%). L’incremento più significativo in Italia si è avuto a Viterbo (+190,7%) e Rovigo (+96,6%). A Rieti (-79%) e Arezzo (-43,8%) il valore è sceso più che in tutte le altre province.