“Con l’arrivo delle alte temperature che sta favorendo il moltiplicarsi degli incendi nei boschi è stata accolta la nostra richiesta di inserire anche la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra quelle essenziali che possono continuare ad essere svolte durante l’emergenza coronavirus” – è quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente il via libera al lavoro nei boschi annunciato dal premier Giusrppe Conte -.
“Una decisione – sottolinea la Coldiretti – determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in un Paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi”.
“La corretta manutenzione delle foreste – sottolinea la Coldiretti – aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme”. “Se gli incendi – continua la Coldiretti – sono il pericolo più temuto, con l’avanzare della stagione e l’arrivo del caldo, lo sblocco delle attività nelle aree colpite dalla tempesta Vaia consente la rimozione del legname ancora a terra con il rischio concreto che venga attaccato dai parassiti”.
“L’inserimento delle attività di selvicoltura tra quelle non sospese è importante quindi – sottolinea Coldiretti – per consentire alle imprese del settore di tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate”.
“I boschi, gestiti in modo sostenibile – conclude la Coldiretti – assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, come per la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, ma serve una corretta gestione per preservare i territori dall’abbandono affinchè possano svolgere un insostituibile presidio rispetto all’assetto idrogeologico e mantenere un patrimonio naturale con importante valenza turistica e ambientale”.