Coronavirus, Borrelli: “Niente 1 maggio, a casa anche dopo Pasqua”

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“Non credo che passerà questa situazione per il 14 aprile, quindi dopo Pasquetta. Dovremo stare in casa per molte settimane e avere comportamenti rigorosissimi. Il virus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo”.

Le parole di questa mattina a Radio Anch’io su Radio Rai 1 del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli prolungano di fatto la quarantena oltre la soglia stabilita dall’ultimo Dpcm. Ottimismo sì, grazie agli ultimi incoraggianti dati sul contagio da Covid-19, ma non certo rilassamento che si rivelerebbe deleterio a fini della fuoriuscita dall’emergenza.

Ed allora non soltanto Pasqua e Pasquetta in casa, ma anche 25 aprile e 1 maggio.

“Sostanzialmente siamo in una situazione stazionaria – ha sottolineato Borrelli – diminuisce il numero dei nuovi ricoverati, di chi va in terapia intensiva, aumenta il numero totale dei guariti, aumenta in nuovo contenuto dei positivi e, in qualche modo, anche il numero dei deceduti cala rispetto a qualche giorno fa. E anche i nostri ospedali e i nostri medici possono tirare un attimo il fiato”.