ll consiglio comunale di Avellino ha ritenuto di dover bocciare la mozione, presentata dal rappresentante del M5S, Ferdinando Picariello, che impegnava l’amministrazione a attivare la rete istituzionale per ripristinare il servizio dei consultori in città.
Nonostante l’assessore alle politiche sociali, Marianna Mazza, avesse individuato gli spazi dell’ex circoscrizione di Rione Mazzini per attivare almeno una delle strutture comunali che da tempo mancano in città, la maggioranza guidata a distanza dal sindaco Gianluca Festa ha deciso di respingere la proposta.
Se ne riparlerà in una prossima seduta. Chissà se allora ci si troverà di fronte a un diverso parere da parte di chi ha il compito di amministrare Avellino. Chissà se si giungerà a una scelta maturata dopo un confronto con le associazioni e i gruppi che con fatica comunque stanno operando sul terreno dei servizi alla comunità.
Ad Avellino da oltre due anni il consultorio presso il Centro sociale “Samantha Della Porta” non esiste più, è stato smantellato e si tratta di una vergogna civile oltre che di una grave inadempienza rispetto alla norma che indica l’obbligo del servizio nel rapporto di un consultorio ogni 20mila abitanti.
Avellino dovrebbe dunque averne almeno due ma per questa amministrazione – che attraverso il sindaco Gianluca Festa ha portato al commissariamento il piano di zona sociale – non si tratta di una priorità. Altre evidentemente, riempiono l’agenda di Festa, della sua giunta, della sua maggioranza, di tutti coloro che dentro e fuori il Comune sostengono il sindaco.
La mozione ha ricevuto il voto favorevole soltanto dei consiglieri di minoranza presenti in aula, ai quali si è aggiunto quello di una esponente della maggioranza che non era stata raggiunta in tempo dall’ordine di scuderia. Tutto ciò è avvenuto nel corso di una seduta che ha fatto registrare pure la bocciatura della mozione avanzata dal consigliere di Avellino Prende Parte, Francesco Iandolo, sulla costituzione di una commissione comunale antimafia, rifiuto accompagnato da toni vergognosi usati dal sindaco nei confronti dei consiglieri.
L’associazione “Controvento” denuncia con forza tali comportamenti, che appaiono come le conferme evidenti e insopportabili della inconsistente qualità politica, civile ed etica di chi oggi governa questa sfortunata città.