Contratto Forze di Polizia, De Lieto: “Un pugno di mosche”

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La trattativa Governo-Sindacati, per il rinnovo del contratto di lavoro per le Forze di Polizia, dopo  un’attesa lunga circa nove anni, porta, se tutto va bene, ad un aumento di circa cento euro e se si considera che 80  € già venivano erogati, alle fine, quando il contratto sarà a regime, l’aumento “vero”  sarà di circa venti  euro.

Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ritiene che questo sia un contratto da non firmare, da respingere con forza e determinazione.  Se solo si volesse riconoscere la rivalutazione economica, la somma sarebbe ben più congrua. Il Presidente nazionale  del Libero Sindacato di Polizia, Antonio de Lieto, ha dichiarato: ”Impiegati quotidianamente per qualsiasi situazione, in qualsiasi ora e condizioni climatiche, il l personale della Polizia di  Stato e delle altre Forze di Polizia , ora dopo anni di vacanza contrattuale, vengono liquidati con una “mancetta”.

Anche i Poliziotti hanno una famiglia, figli da mandare a  scuola, affitti e mutui da pagare ecc, hanno, insomma i bisogni di tutti gli altri cittadini, ma non possono  scioperare, far sentire al Paese, la propria voce, la  loro protesta. Il Governo deve reperire risorse, proprio per garantire a tutti gli operatori di Polizia, aumenti, non promesse evanescenti e pugni di mosche”.