Avellino – “Se c’è un’esigenza di rimettere in ordine i conti dello Stato, non possono essere sempre gli stessi a pagare. Bisogna pensare a prendere i soldi dove sono, sottraendoli a sprechi e ruberie e non a scrivere l’ennesima manovra correttiva sulla pelle dei lavoratori”. Recita così una nota della Fp Cisl che si dichiara pronta a fare la propria parte, come ha detto chiaramente il segretario Raffaele Bonanni, collaborando a soluzioni concrete nella direzione del rigore imposto dall’Unione europea e di un equilibrio di finanza pubblica che consenta al paese di tornare a crescere. “Ma devono essere rispettate le nostre priorità – si legge – che sono le priorità di chi produce e di chi paga i servizi alle famiglie e alle comunità”. Il sindacato dice dunque no ai tagli sui salari dei dipendenti pubblici ed avanza proposte concrete: tagli dell’80% delle consulenze, una fonte di spreco gestita dalla politica; tetto agli stipendi delle alte cariche amministrative (non contrattualizzate), retribuzioni fino ad oggi al riparo da qualunque vincolo; consorzi dei piccoli comuni, per accorpare funzioni e risorse e garantire consistenti economie di scala; più contrattazione integrativa, per legare i risparmi al buon lavoro di dipendenti e professionisti pubblici; più controllo sociale sulla spesa pubblica e più partecipazione dei lavoratori alla gestione delle risorse. “Per questo diciamo che prima di chiedere sacrifici alle parti più deboli – sottolinea sempre la nota – bisogna mettere mano al recupero dell’evasione fiscale e della revisione della spesa pubblica. Semplificazione e riforma dei livelli amministrativi, accentramento degli acquisti nella Pubblica Amministrazione, tagli alle consulenze e agli stipendi dei manager non contrattualizzati, risparmi di spesa da destinare alla contrattazione integrativa. Per uscire dalla difficoltà è necessario che tutti facciano la loro parte a partire dalla politica e da chi ha di più”. E in questo senso interviene anche il segretario generale della Cisl Fp di Avellino, Doriana Buonavita, che dichiara: “Il riequilibrio dei conti pubblici è necessario ma i tagli devono riguardare gli sperperi, le clientele, il malaffare. Non si può pensare di mettere in conto ai lavoratori pubblici la fattura della cattiva gestione della politica che ha contribuito anche a svalorizzare le professionalità interne di posto di lavoro. La Cisl Fp sta iniziando un’attività di individuazione degli sprechi nella pubblica amministrazione che speriamo di condividere con la parte pubblica nella ricerca di una riconversione del risparmio – conclude – in produttività e welfare”.
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