Consorzio “Alta Irpinia”, Gallicchio: “I dipendenti siano ascoltati”

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Pasquale Gallicchio, componente dell’esecutivo provinciale del Partito democratico e consigliere comunale a Bisaccia commenta così la vicenda del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”. «L’appello dei dipendenti del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia” – afferma Gallicchio – non può cadere nel vuoto. C’è la necessità di essere accolto, cercando di portare a soluzione le questioni più importanti. E questo spetta alla politica per mano dei sindaci. Si, perché bisogna arrivare all’ assemblea dell’8 giugno con un lavoro istruttorio serio e concreto in grado di avviare sul giusto binario le emergenze riguardanti i servizi e il personale. Infatti, voglio ricordare a tutti i sindaci e i partiti tanto del centrosinistra che del centrodestra, che la partita del personale rischia di complicarsi. E’ su questo che si misurerà la responsabilità delle istituzioni e delle classi dirigenti. Sono 13 i lavoratori a tempo indeterminato e 22 a tempo determinato. Abbiamo il dovere morale di salvaguardare tutte le professionalità operanti nel sociale. Sono risorse e patrimonio umano importanti per la qualità dei servizi che andremo a realizzare». Gallicchio fa notare come sia fondamentale tenere fermi alcuni elementi per non compromettere il risultato. «Voglio soltanto ricordare a qualcuno – dichiara il dirigente del Pd – che le osservazioni che ho avanzato nei giorni scorsi hanno trovato riscontro, in particolare la necessità di ragionare con tutti i sindaci dei 25 comuni che fanno parte dell’Ambito A2. La soluzione deve tener conto dell’intero territorio del distretto sanitario in quanto il futuro ente, che dovrà avere la struttura di una unione comunale o altro, dovrà coincidere con quello del distretto sanitario, altrimenti si rischia il blocco dei fondi da parte della Regione Campania. Chi aveva pensato inizialmente ad uno spacchettamento del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia” e del relativo personale si è sbagliato». Tornando al documento sottoscritto dai dipendenti del Consorzio altirpino e indirizzato a tutti i sindaci, Gallicchio esprime delle considerazioni e cerca di contribuire a far chiarezza. «Il documento è condivisibile in ogni suo punto. I dipendenti chiedono in tempi brevi soluzioni tanto per i servizi alle persone che per la tutela dei posti di lavoro. Rispetto a ciò, ritengo che si debba accelerare il confronto anche con la Regione Campania che non può essere considerato il convitato di pietra, vista la responsabilità di cui è investita, ma nello stesso tempo ritengo possa essere l’elemento agevolatore per meglio affrontare il periodo di transizione. Sarebbe utile che la struttura dell’assessorato alle Politiche Sociali si faccia carico di organizzare una serrata discussione, qui in Alta Irpinia, con i sindaci e gli operatori per tracciare insieme una via d’uscita. Perciò, chiederei alla consigliera Rosa D’Amelio di farsi promotrice di questa sollecitazione istituzionale vista la sua sensibilità politica per il territorio e la competenza in questo settore. Un forum di un’intera giornata per analizzare ogni aspetto e ricercare insieme la soluzione. Sarebbe questo un vero banco di prova tanto per la politica che per le istituzioni».

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