Avellino – Come era prevedibile, con l’avvio dell’anno scolastico è divenuto necessario affrontare il problema della viabilità. Tra cantieri aperti (Corso Vittorio Emanuele, Piazza Kennedy, Piazza Garibaldi) ed in via d’apertura (secondo tratto di Corso Vittorio Emanuele, Piazza Libertà), il centro cittadino è praticamente bloccato e la preoccupazione è che la mancanza di vie di fuga possa davvero congestionare in maniera incontrovertibile il traffico. Ecco allora che, nonostante il tentativo di scongiurare questa extrema ratio, torna il dispositivo delle targhe alterne. L’annuncio durante il consiglio comunale di ieri. Una burrascosa sessione consiliare nella quale si è stabilito che da lunedì tornerà la circolazione parziale per le zone centrali (dalle 8.00 alle 14.00), ma che ha rappresentato anche l’occasione per uno scambio di vedute, dalle tinte forti, tra la giunta Galasso e l’amministratore delegato dell’Air, Costantino Preziosi, che, convocato dall’opposizione, a Palazzo di Città ha relazionato sull’organizzazione del traffico pubblico. Un confronto dal quale è emersa la mancanza di sincronismi sul piano della mobilità tra le posizioni dell’amministrazione comunale e quelle dell’azienda irpina. In realtà sul tavolo della discussione il dispositivo delle targhe alterne rappresenta solo la punta di un iceberg, quello della viabilità, che continua a dividere l’opinione pubblica. Se da un lato, infatti, c’è l’intento governativo di riorganizzare la circolazione cittadina in prospettiva dei profondi cambiamenti che stanno investendo Avellino, avviando un profondo percorso di educazione della cittadinanza alla pedonalizzazione. Dall’altro c’è l’interesse dell’Air a garantire la mobilità non solo interna al capoluogo, ma anche in una visione allargata che riguardi anche i collegamenti interprovinciali. Ed in mezzo la popolazione, che attende di conoscere le modalità attraverso le quali affrontare il problema traffico nei prossimi mesi. In tutto questo l’obiettivo di massima sembra essere condiviso: la città sta cambiando, e come già fatto in molte vicine realtà territoriali, è necessaria la predisposizione di ztl (zone a traffico limitato) dove la circolazione debba strutturarsi esclusivamente a piedi tranne che per le ‘navette’ pubbliche adibite agli spostamenti dell’utenza dalle aree riservate ai parcheggi (limitrofe alle ztl) alle altre zone centrali. Sulle azioni da porre in essere, invece, c’è divergenza d’opinione. La giunta comunale ha previsto intersezioni automobilistiche in seno alle ztl, in via Amabile e via Matteotti allo scopo di garantire una bretella di circolazione atta al decongestionamento. L’Air le ritiene una misura inidonea che non aiuta la cittadinanza ad abituarsi alla pedonalizzazione e che dovrà necessariamente cessare con l’apertura dei cantieri nei tratti interessati. Preziosi propone un biglietto unico per i cittadini, ad un prezzo politico, con il quale pagare il parcheggio dell’auto e gli spostamenti in centro con i minibus, il Comune non ritiene allo stato attuale la cosa fattibile in considerazione del fatto che la maggior parte dei parcheggi sono attualmente gestiti da privati. Ancora, l’amministratore delegato dell’azienda a partecipazione pubblica avverte che saranno dilatati i tempi di percorrenza della ztl per le navette, più lunghi rispetto ai sette minuti previsti dal piano urbano e lancia la proposta di una sorta di raccordo anulare che circoscriva l’area a traffico limitato. Dal canto suo, la giunta difende le ‘coraggiose azioni’ intraprese per l’ammodernamento della città e garantisce che nel giro di due anni queste daranno i loro frutti.
In quest’ottica le targhe alterne rappresenteranno un vero e proprio antipasto. Dispositivo che a differenza di due anni fa non è dettato essenzialmente dal problema smog, ma dall’emergenza traffico. Un apparato che interesserà il centro città e che servirà a fare le prove generali del piano a traffico limitato. Sarà infatti interessante valutare se funzioneranno le aree parcheggio preposte (autostazione, campetto Santa Rita, Mercatone) e come risponderà la cittadinanza al nuovo cambio di rotta per le proprie abitudini. Ma soprattutto l’auspicio è che da questo ‘test’ possano emergere nuovi spunti, magari utili ad avvicinare le posizioni divergenti, per una più efficace ed efficiente risoluzione del problema viabilità.
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