Avellino – Dalla giornata dedicata ai detenuti alla visita del Vescovo alle Opere Segno, fino alle attività in programma presso la Tenda per l’Adorazione e la Riconciliazione, sono tante le iniziative promosse dalla Caritas Diocesana di Avellino nell’ambito dell’importante Congresso Eucaristico Diocesano che si terrà ad Avellino dal 25 aprile al 2 maggio, dal tema “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.
Una tematica che intende mettere in evidenza come vivere l’Eucarestia significa valorizzare la dimensione sociale, soprattutto in un’epoca, come quella attuale, caratterizzata da continue difficoltà ed emergenze. E perché il servizio che la Chiesa Diocesana offre soprattutto ai più deboli e bisognosi sia più efficiente, alcuni gruppi ecclesiali come Caritas, Comunione e Liberazione, la Misericordia, i Vincenziani e le Vincenziane, si sono messi in rete per la distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà, creando un centro chiamato “La Rete”.
Nutrito il calendario di attività promosse dalla Caritas nel corso del Congresso Eucaristico Diocesano. Nei giorni che vanno dal 26 aprile all’1 maggio verrà allestita, presso la Villa Comunale, al Corso Vittorio Emanuele II di Avellino, la Tenda per l’Adorazione e la Riconciliazione. Martedì, 27 aprile, alle ore 20.00, si svolgerà l’ora di Adorazione Eucaristica , un’iniziativa realizzata in collaborazione con Comunione e Liberazione, la Confraternita di Misericordia, i Vincenziani e naturalmente gli operatori Caritas. Importante anche l’appuntamento di mercoledì 28 aprile. Alle ore 9.30 il Vescovo della Diocesi di Avellino, S.E. Monsignor Francesco Marino, incontrerà il personale ed i detenuti della casa circondariale di Bellizzi Irpino. All’incontro sarà presente la direttrice della casa circondariale, la dottoressa Cristina Mallardo.
Da diversi anni è attivo, presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino, il centro d’ascolto “Barabba”, una delle Opere Segno della Caritas Diocesana di Avellino. Il centro di ascolto è animato da un gruppo di volontari che in maniera ormai consolidata fornisce assistenza ai detenuti, oltre a beni di prima necessità. E’ presente presso la casa circondariale di Bellizzi anche un gruppo di catechisti che garantisce l’opportuno supporto in occasione dei principali momenti dell’anno liturgico e prepara alcuni gruppi di detenuti a ricevere il Sacramento della Prima Comunione e della Confermazione. Giovedì 29 aprile, giornata interamente dedicata alla Caritas Diocesana. Il vescovo, monsignor Francesco Marino, a partire dalle ore 9.30, farà visita alle varie Opere Segno.
Si partirà con il Centro di Ascolto “Zaccheo” che si trova al Corso Europa di Avellino. Il Centro “Zaccheo” e l’Osservatorio della Povertà rappresentano, oramai, una realtà importante per il tessuto sociale della Diocesi di Avellino. Gli operatori del Centro danno infatti, giornalmente, sostegno a chi vive una condizione di disagio. L’accoglienza, la disponibilità e l’ascolto contraddistinguono l’attività del centro stesso. A seguire, monsignor Marino sarà al Centro di ascolto “Babele” presso il Centro Sociale di Avellino “Samantha Della Porta”. Qui l’aiuto e l’ascolto è rivolto agli stranieri presenti nel nostro territorio ed il contatto con le altre Opere Segno della Caritas Diocesana è continuo e costante. Infine, il Banco di Solidarietà “La rete” che si trova presso la Mensa e Casa di Accoglienza “Mons. Antonio Forte”. La struttura oggi offre assistenza a quattrocento famiglie della Diocesi di Avellino. Nel corso della giornata verrà effettuata una distribuzione di pacchi alimentari. Quella del Banco di Solidarietà rappresenta una realtà di sicuro importante, soprattutto in considerazione delle difficoltà legate ad un momento congiunturale molto difficile sotto il versante sociale ed economico.
Saranno momenti di grande significato che daranno maggiore valore e forza alla presenza sul territorio di Avellino della Caritas Diocesana; una realtà in costante contatto con la società e le sue espressioni che fornisce un aiuto concreto a chi ne ha bisogno e rappresenta di fatto un punto di riferimento fondamentale per l’intero territorio.