Confcooperative Campania, il nuovo presidente è l’irpino Antonio Borea

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È Antonio Borea il nuovo presidente di Confcooperative Campania (quasi mille imprese, di cui 19 banche di credito cooperativo, 75.000 soci di cui il 49,3% è donna, per un fatturato totale di circa 850 milioni di euro). Borea e il Consiglio regionale guideranno nei prossimi anni l’Organizzazione che rappresenta il movimento Cooperativo in Campania, nel pieno di una fase riorganizzativa.

Borea, irpino, presidente uscente di Confcooperative Avellino, riceve il testimone da Maria Patrizia Stasi, alla quale va il ringraziamento della dirigenza per il percorso condiviso negli ultimi diciannove mesi. L’elezione è avvenuta, presso Villa Doria D’Angri, a Napoli, in via Petrarca, in occasione dell’Assemblea dei soci delegati al voto e dei rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale ed associativo.

Sono intervenuti, esprimendo disponibilità a lavorare insieme al mondo cooperativo, sia Luigi De Magistris che Enrico Panini, rispettivamente sindaco ed assessore al Lavoro del Comune di Napoli.

“Lavoreremo per guidare la nostra Organizzazione verso la mission che la base sociale ci ha consegnato. Sarò certamente il presidente di tutti perché diversamente vorrebbe dire aver sbagliato in partenza, e avrò bisogno del lavoro e della partecipazione di tutti voi. Trasversalità, prossimità, efficienza le parole chiave, per continuare ad essere cooperatori, promotori di servizi e di soluzioni nelle nostre comunità” ha detto Borea appena eletto.

I lavori assembleari e le elezioni sono stati preceduti dalla Tavola rotonda “Cooperazione ed economia in Campania: imprese e valore aggiunto”. Ad aprire la Tavola rotonda, moderata da Carmen Incisivo, la Presidente uscente di Confcooperative Campania, Maria Patrizia Stasi che ha offerto una panoramica generale sulla situazione socio-economica regionale: “La crescita del Pil prevista in Campania per il 2016 è dello 0,3%. Agricoltura, industria e costruzioni sono i comparti più favorevoli per la ripresa. In questo scenario, in Campania, il valore della produzione delle cooperative tra il 2009 e il 2014 è cresciuto dell’11,8% e il Sud contribuisce allo sviluppo economico, concentrando, su base nazionale, il 55,4% delle cooperative giovanili e il 50% delle cooperative femminili”.

Attenzione a questo panorama e all’impresa cooperativa l’ha comunicata Lidia D’Alessio, assessore al Bilancio Regione Campania: “Stiamo lavorando con rapidità, valorizzando e tenendo presente le eccellenze ed i settori che più di altri meritano attenzione. Siamo ben disposti ad aprire sempre di più alla concertazione e alla collaborazione con le parti sociali”.

Niente giri di parole per Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con IL Sud, per il quale la cooperazione del Mezzogiorno giocherà pienamente il suo ruolo quando sarà più consapevole della propria forza e dei propri mezzi. Per Borgomeo lo sviluppo dei territori e della cooperazione passano attraverso un cambio di passo, prima culturale e poi strategico. Andrea Prete, presidente Unioncamere Campania, si è soffermato su cosa occorre alle imprese per crescere e svilupparsi, anche nell’ambito della cooperazione, nella seconda regione più popolosa d’Italia e con un’altissima concentrazione di giovani. “Alle istituzioni chiediamo di sburocratizzare e di collaborare per creare insieme terreno fertile per investimenti e la nascita di imprese” ha detto.

Conclusioni lasciate a Maurizio Gardini, presidente nazionale Confcooperative: “La cooperazione non ha esaurito il suo compito e sentiamo che abbiamo ancora tanto da dare per favorire nuovi modelli e nuovi sistemi di sviluppo. Certo, in questo territorio la nostra sfida è più ardua, perché la crisi ha allargato la forbice tra Nord e Sud. Siamo impegnati in una stagione assembleare rivoluzionaria, durante la quale grandi protagonisti sono le donne e i giovani delle nostre imprese. Sul fronte dell’Alleanza continuiamo a lavorare. Il nostro è un cammino organizzativo e valoriale necessario per il futuro più prossimo”.

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