Comune – Tregua con i ‘dissidenti’ e De Luca richiama all’unità

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Avellino – Non c’è stato il tanto auspicato ricongiungimento tra il gruppo del Pd e quello dei Democratici nell’ultima seduta di Consiglio comunale ad Avellino, ma alla fine le linee di Governo dell’amministrazione Galasso sono passate col voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza nonostante i malumori e le critiche dei cosiddetti ‘dissidenti’.
Neanche le ultime riunioni in via Tagliamento, che hanno visto protagonisti gli ex Ds ed il Senatore De Luca, sono servite a mitigare lo stato d’empasse all’interno del partito. Eppure, all’appuntamento di piazza del Popolo si era giunti con più di un segnale incoraggiante, visto anche il chiarimento avuto tra Iacovacci ed il capogruppo al Comune del Pd, La Verde, dopo le incomprensioni dei giorni scorsi: i consiglieri dei Democratici erano stati invitati, infatti, a prendere la parola per le integrazioni agli indirizzi quinquennali di Governo ma a nome del Pd. Così non è stato. I commenti alle 17 pagine del documento programmatico di Galasso da parte di Barbaro prima (“… programma vago e di difficile percezione”) e Todisco poi, hanno suscitato non pochi malumori tra gli altri esponenti del Pd presenti in aula, di fatto spegnendo la fiammella della riconciliazione.

La posizione dei bersaniani, dunque, resta immutata così come, sulla proposta di ‘pace’ di De Luca, non si registra nessun passo in avanti: il rientro dei 5 dissidenti si compirà solo all’atto dell’azzeramento della Giunta. A sottolineare come la vicenda sia ormai arrivata ad un punto critico, il richiamo all’unità del reggente del Pd irpino De Luca: “Le istituzioni non devono diventare l’arena dello scontro – ha riferito – Non ho paura di negare che stiamo attraversando un momento di difficoltà ma, ancora una volta, devo sottolineare come in questa delicata fase precongressuale le vicende interne non devono avere riverberi al di fuori del partito. Le indicazioni programmatiche di questa amministrazione sono le medesime sottoscritte dai componenti della lista che ha vinto alle comunali, pertanto – ha severamente ammonito il Senatore – si esige rispetto per il partito e per l’alleanza altrimenti non ha più senso stare nella maggioranza. Se esistono ancora questi presupposti, allora si proceda secondo quanto programmato, in caso contrario se ne prenda atto e si faccia un passo indietro”.

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