Avellino – Una seduta consiliare con e per i ragazzi. Abbandonata ogni veste politica, il parlamentino di Piazza del Popolo ha ospitato gli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Francesco Tedesco’ toccando temi di grande attualità: il malessere giovanile, le politiche sociali messe in campo dalle istituzioni, l’educazione scolastica che non sempre riesce a recepire i disagi. “La nostra città sta cambiando, ma noi non siamo abituati ad un mutamento così radicale e verso la rotta della violenza”. Così, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Vetrano, ha aperto l’incontro. In aula, oltre a una flotta di giovanissimi, anche rappresentanti di associazioni e categorie tra cui Mirella Pericolo, presidente della Consulta dei Disabili, Cinzia Buonopane, dirigente scolastico del V Circolo, Carmine Tino preside dell’Istituto d’Arte ‘De Luca’, Giuseppe Collina, preside del Liceo Polivalente ‘Imbriani’, Gerardo Adiglietti, segretario cittadino dei Ds, Franco D’Ercole, consigliere regionale in quota An, Andrea D’Alessandro per il Prc cittadino, Silvana Acone, responsabile Asl Av2 dell’Ufficio Educazione alla Salute, Angela Pesiri dirigente scolastico dell’Istituto di Borgo Ferrovia, la delegazione dei giovani Udeur con Carmen Guarino, Giusy Giuditta, Mario Guerriero, Carmine Tirri, comandante dei Vigili Urbani e tanti altri, tutti a dare il proprio contributo ad un argomento caldo che “…deve aprire al dialogo e soprattutto avvicinare i giovani alla vita politica”. Dopo l’intervento di Vetrano, la parola è passata a Mirella Giova, assessore alle Politiche Sociali: “La città ha bisogno di prendere una decisione e questo peso ricade inevitabilmente sulle istituzioni. Siamo scossi dai tanti episodi di violenza e inciviltà. Ribelliamoci. Avellino sta cambiando. Cambia il tessuto sociale, cambia la politica, cambiano gli stili di vita. Mai abbassare la guardia nei confronti dei piccoli problemi quotidiani. Aboliamo ogni forma di pregiudizio o discriminazione. Abituiamo la città a condividere le idee e a muoversi in una cornice non più locale, ma regionale e nazionale. La nostra realtà ha ospitato pochi giorni fa il ‘Campus Giovani’, un nuovo modo per star vicino ai ragazzi e capire quali siano le questioni da affrontare e le esigenze della comunità del futuro…perché ricordiamolo, Avellino non è solo la città delle opere pubbliche ma deve essere la città delle opportunità”. Un’analisi attenta sulle dipendenze dei giovani è stata poi illustrata da Ernesto Di Cecilia, presidente dell’VIII commissione, che ha sottolineato come in età adolescenziale l’uso di alcool sia molto diffuso. Il discorso poi è stato riannodato da esperti del settore tra cui la psicoterapeuta Stefania Muscetta. “Famiglia, Chiesa e scuola non rappresentano più punti di riferimento per i giovani, anzi creano incertezza e disagio. L’adolescente non vuole essere capito, ma ascoltato. Viviamo in un momento anestetico dove il mondo scolastico resta immobile e dove le competenze politico-sociali non sono sufficienti. L’adolescente trasgredisce perché non può sfogare la propria sofferenza e perchè, nei casi estremi, si sente abbandonato”. Sulla stessa scia l’intervento di Paolo Matarazzo, sociologo ma anche responsabile dell’Unità Fasce Deboli dell’Asl Av2. “I ragazzi ci oppongono resistenza, ma noi adulti non sempre abbiamo i canali per avvicinarli alla vita reale fatta di valori e ideali. Sono quattro le piaghe che ormai hanno infettato la nuova generazione: solitudine, bullismo, anoressia e bulimia, voglia di farla finita. La collaborazione tra Asl, Cnr e Piani di Zona potrà essere efficace solo se si inizia a scavare nel profondo delle realtà familiari, perché anche i genitori possano esser educati a capire e sentire i propri figli. Quindi che l’amministrazione accolga la nostra richiesta: l’apertura di uno sportello per la famiglia e gruppi di aiuto in loro soccorso”. Il clou dell’insolita assise è stato raggiunto quando hanno preso la parola gli studenti di Borgo Ferrovia. Sono stati Olga Picariello e Michele Di Paolo della classe III A a richiamare l’attenzione su alcuni punti fondamentali. “Il disagio deve essere sconfitto partendo dalla scuola e dalle progettualità messe in campo per eliminare ogni malessere. Chiediamo che siano realizzate altre strutture che possano migliorare il rapporto giovani/politica, ma soprattutto che le nostre proposte non rimangano solo parole. Noi siamo il futuro – ha affermato Olga – ma anche i veri mediatori per la società che verrà.”(di Marianna Marrazzo)
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