Comune di Avellino – Crisi: da oggi si rientra nelle trattative

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Avellino – A partire da oggi Piazza del Popolo potrebbe tornare in operatività per affrontare il turbine dell’emergenza: la crisi di maggioranza in vista del count down ‘dimissioni’. Il sindaco Pino Galasso aveva infatti rimandato il confronto -ormai quello decisivo, vista l’imminente scadenza del 3 maggio per ritirare o confermare la rimessa di mandato- al dopo congresso (ossia gli appuntamenti nazionali di Margherita e Quercia). Forse un breve week end, di distacco dalle questioni locali, era quello che ci voleva per riprendersi da una settimana di conferenze di partito, riunioni permanenti, trattative non stop per analizzare il fenomeno crisi, le sue cause, le sue soluzioni. E già da oggi pomeriggio dovrebbero riprendere gli incontri, questa volta, a quanto pare, bilaterali, tra la fascia tricolore e i singoli partiti di maggioranza. Anche se c’è chi pensa che oramai le posizioni siano ben chiare: come dire, non c’è più nulla da capire. C’è solo bisogno di mettere in campo quella ‘sintesi’ risolutrice finora mancata. “Questo è il nostro auspicio – commenta Sergio Barbaro, capogruppo consiliare dei Ds -: ci si era lasciati con l’intesa di sentirsi. Il sindaco aveva parlato di colloqui separati subito dopo i congressi, ma noi pensiamo che si possa bypassare questa fase e arrivare direttamente a un confronto unico”. Dunque, andare subito al sodo, alle questioni più spinose sulle quali ritrovare la necessaria convergenza di vedute. Di qui, poi, stilare il ‘documento della pace’: un patto di fine mandato attraverso cui suggellare i termini dell’intesa e ristabilire le priorità programmatiche. Si punta dunque alla stesura di un patto di fine consiliatura che, oltre a delineare gli epicentri della crisi, dovrebbe essere allargato anche ad altre questioni programmatiche. Con la promessa però che si ‘continui a dialogare’. Perché, come ha ribadito l’onorevole Giuditta dell’Udeur: “Di fare un passo indietro c’è tutta la buona volontà. Ma occorrono assunzione di responsabilità da parte di tutti e rilancio dell’attività amministrativa”. Dall’Udeur, infine, il monito: “La Margherita non può immaginare che la sua proposta sia quella di tutta la maggioranza. Altrimenti non passa”. (di a. m.)

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