Comune-Consiglio rinviato Opposizione: “Galasso? Un temporeggiatore”

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Avellino – La stagione dei congressi rinvia a dopo Pasqua il Consiglio comunale. Decisione (assecondata oltretutto dalla volontà del centrosinistra di chiudere il capitolo crisi) fermamente osteggiata dalla minoranza di Piazza del Popolo che lascia prima del tempo i lavori del tavolo dei capigruppo. Puc, Lsu, Global Service, termovalorizzatore, eco-mostro, Sefin, commissioni d’inchiesta: argomenti proposti all’attenzione dell’assise da parte delle forze di opposizione e “puntualmente bocciate”. “Uno sfregio alle istituzioni – commenta Gennaro Romei dell’Udc – che segna ancora di più la profonda cesura tra una maggioranza dispotica e una minoranza che tenta di ricondurre l’Ente Comune al suo ruolo di centralità”. “L’ennesima strategia messa in campo dal sindaco Galasso per aggirare l’ostacolo – afferma Giovanni D’Ercole (al tavolo insieme ad Antonio De Fazio, Gennaro Romei e Antonio Gengaro) –. Ennesimo insulto alla politica, ai lavoratori socialmente utili (che dal 28 febbraio attendono che il sindaco mantenga la promessa fatta) e alla minoranza. Una situazione che pone il Consiglio comunale di Avellino in una difficoltà di agibilità democratica. La città non può aspettare i comodi di una maggioranza irrispettosa”. Affondi pungenti che non esulano i “nemici-amici” del numero uno di Palazzo di Città. Udeur, Sdi e Ds. “Colpevoli”, a detta del capogruppo dell’Udc, Romei, “di svilire le attese dei cittadini nelle segrete stanze”. “Una politica urlata che lancia messaggi positivi sui giornali per poi rinnegarli, alzando il tiro, nei palazzi”. “Il livello istituzionale, dove la logica e la correttezza dovrebbero essere i perni centrali dell’azione amministrativa, vorrebbe che il Consiglio operasse con obiettività e rigore politico” – precisa il capogruppo di Libera Città Antonio Gengaro. In esame i casi Sefin, Irm e Global Service. “Una pratica di transazione (riferendosi alla Sefin, non prima di chiarire che voterà contro) che aspetta risposte da due anni e che avalla l’ipotesi di una eventuale causa di risarcimento danni per milioni di euro”. Stesso discorso per la questione Irm. “La pratica è agli atti delle commissioni da mesi”. Global Service. “E’ impensabile che una società ufficialmente costituita e per la quale l’amministrazione comunale predispone un bilancio non abbia prospettive serie che le consentano di partire. Si possono anche intraprendere strade diverse, ma non è Nusco a dettare la via. Finiremo per costruire i soliti colossi d’argilla senza futuro”. Inceneritore: “Il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, solo pochi giorni fa ha respinto la possibilità che ad Avellino possa realizzarsi un termovalorizzatore. Allora perché il centrosinistra intende sostenere l’iniziativa? E cosa ci guadagna la città sia in termini di smaltimento che economici? Finiremo per dividere l’Irpinia in due: l’eccellenza (l’Alta) e l’immondizia (Avellino)”. Infine, questione alloggi e licenze commerciali. “L’opposizione attende da dicembre di conoscere la situazione relativa alle licenze concesse agli esercizi pubblici e all’assegnazione degli alloggi popolari. È compito del Comune monitorare e accertare cosa accade in città”. Insomma, vecchi e nuovi interrogativi che vedranno luce dopo le festività pasquali (10,11 e 12 aprile – 13 aprile in seconda convocazione). (di Marianna Morante)

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