Comune di Avellino, D’Argenio (PRC): “La crisi politica non è risolta”

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PRC Irpinia

“La nomina dei nuovi assessori chiude apparentemente la crisi “politica” nella maggioranza, con il ritorno all’operatività della giunta. Ma al di là dell’incompletezza delle nomine, con ancora quattro caselle da assegnare, immaginiamo per l’estremo tentativo di ricucire con i festiani o almeno di strappare qualche altro consigliere, ci pare che la crisi sia ancora tutta lì. Continua a non essere chiara la direzione che si vuole intraprendere, sembrano esserci interlocuzioni che vanno da Forza Italia a pezzi del PD, in un civismo sempre più nebuloso e opaco. Non si esplicita ancora un’idea di città compiuta, ma nel frattempo fremono le attività legate a interessi concreti e tangibili, come la gestione dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, con i privati sempre pronti a mettere le mani su un settore economico di assoluto interesse pubblico. Nel merito delle scelte operate dalla Sindaca, balzano agli occhi alcuni fatti che la stampa non ha potuto non evidenziare: due assessori provenienti da esperienze in un Comune sciolto per camorra, uno responsabile comunicazione di diverse campagne elettorali, da Cipriano a Festa a Nargi stessa. In un Comune con una storia di dimissioni legate ad un’inchiesta ancora in corso e con la sindaca ancora indagata, l’opportunità politica e il senso delle istituzioni avrebbe certamente sconsigliato tali operazioni. Ma chi non ce l’ha, non può darselo”. Così in una nota Costantino D’Argenio, per il PRC – Partito della Rifondazione comunista di Avellino.